Gallura. Abusa del figlio e di un altro bimbo e diffonde le immagini in chat

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Rassegna Stampa

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REDAZIONE – Deposizione protetta (incidente probatorio) per due piccole vittime di abusi e quattro persone iscritte nel registro degli indagati con diverse pesanti contestazioni. Sono gli sviluppi di una indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Tempio e coordinata dalla Procura distrettuale di Cagliari (competente per materia).

Lo scrive oggi il quotidiano L’Unione Sarda.

Si parla dell’inchiesta partita lo scorso anno in un piccolo centro dell’Alta Gallura e culminata con l’arresto di un uomo di 40 anni accusato di avere abusato del figlio di otto anni e di avere diffuso materiale pedopornografico che ritrae il bambino. Ora le indagini si sono allargate.

Infatti le presunte vittime – (i pm parlano di “spettacoli pedopornografici”) – sono due e hanno meno di dieci anni. Inoltre i Carabinieri di Tempio, tracciando invio e destinazione di chat e file pedopornografici, hanno denunciato, dopo il padre del primo bambino indicato come vittima, anche un arzachenese, un uomo di 37 anni nato in un centro del Pescarese e un altro uomo residente a Milano.

Ora i bambini (le cui famiglie sono assistite dalle avvocate Monica Liguori e Anna Maria Ranedda) – saranno sentiti con tutte le cautele del caso a Cagliari. Nessun commento da parte delle difese (gli avvocati Angelo Schirru e Giampaolo Murrighile). 

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