Giagoni, Lega. Convertito in legge “l’assegno d’inclusione” che sostituisce il Reddito di cittadinanza

.

REDAZIONE – E’ stato Convertito in legge il decreto legge 4 Maggio 2023 recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. La grande novità è senza dubbio l’introduzione dell’assegno di inclusione in sostituzione al reddito di cittadinanza; la fine di un sussidio che non ha creato posti di lavoro ma solo nuovi disoccupati.

Lo rende noto l’On.le Dario Giagoni della Lega.

Il nuovo provvedimento è istituito con decorrenza 1^ gennaio 2024: Assegno di inclusione, quale misura di contrasto alla povertà, fragilità ed esclusione sociale delle fasce più deboli.

I beneficiari devono possedere al momento della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio i seguenti requisiti:

  1. cittadinanza, residenza e/o permesso di soggiorno.
  2. un valore ISEE non superiore a 9.360 €
  3. un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui o, se composta da familiari non autosufficienti 7.500 €
  4. un valore del patrimonio immobiliare come definito ai fini dell’ISEE, non superiore a 150.000 euro.
  5. La durata dell’assegno è di 18 mesi continuativi, rinnovabile, previa sospensione di 1 mese, per un ulteriore periodo di 12 mesi.
  6. Il beneficio, è esente da IRPEF e si configura come sussidio di sostentamento e non può essere inferiore ad euro 480 all’anno.

Sono previsti anche incentivi rivolti ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione. Nel provvedimento, sono inoltre incluse una serie di modifiche alla disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

A tale fine, è prevista l’istituzione di un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative. E prevede inoltre misure a sostegno dei lavoratori per la riduzione del cuneo fiscale.

Una nuova promessa mantenuta – dichiara l’on.le Dario Giagoniun ulteriore passo per sbloccare l’Italia e il mondo del lavoro.”

.

.

.