Golfo Aranci. La Guardia Costiera libera 500 mtq di spiaggia, occupata da lettini abusivi. Sequestrati anche ricci di mare
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Comunicato
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REDAZIONE – Nel corso della mattinata odierna, nell’ambito dell’Operazione “Mare Sicuro”, i militari della Guardia Costiera di Golfo Aranci hanno provveduto a “liberare” un ampio tratto di spiaggia libera ricadente nel Comune di Golfo Aranci, abusivamente occupata con numerose attrezzature balneari (sdraio e ombrelloni) da parte di una nota struttura turistico balneare.
A seguito di una mirata attività d’indagine, il personale della Guardia Costiera ha infatti accertato che tale struttura turistico balneare si era arbitrariamente “impossessata” di un tratto di spiaggia libera per complessivi 500 mq circa, allargandosi rispetto al tratto di spiaggia regolarmente autorizzata e in concessione alla medesima.
Le attrezzature balneari (70 sdraio e 35 ombrelloni) sono state rimosse e poste sotto sequestro, mentre i titolari della struttura balneare sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di abusiva occupazione di demanio marittimo.
L’attività posta in essere dalla Guardia Costiera ha consentito di restituire, nell’immediatezza, oltre 500 mq di spiaggia alla libera fruizione dei cittadini.
Nei prossimi giorni, la Guardia Costiera di Golfo Aranci proseguirà, nell’ambito dell’Operazione “Mare Sicuro”, l’attività di controllo sul pubblico demanio marittimo, sia in spiaggia che in mare, al fine di garantire la sicurezza delle attività balneari e della navigazione, nonché il rispetto della legalità circa la regolare e corretta fruizione del demanio marittimo.
Nel pomeriggio di ieri, gli stessi militari della Guardia Costiera hanno colto sul fatto un turista, proveniente da un’altra Regione, intento a pescare ricci di mare sul litorale di Golfo Aranci.
Come noto, la pesca del riccio di mare (Paracentrotus lividus) da parte dei pescatori sportivi e ricreativi nel mare territoriale della Sardegna è attualmente vietata dalla pertinente normativa regionale, al fine di garantire il ripopolamento del predetto stock ittico e preservare il prezioso e delicato equilibrio dell’habitat marino dove gli echinodermi vivono e si riproducono.
Al soggetto fermato è stato sequestrato il pescato, rigettato poi in mare ancora vivo, e comminata una sanzione di 1.000 euro, come previsto dalla vigente normativa.
La Guardia Costiera di Golfo Aranci continuerà l’attività di controllo sull’intero territorio di giurisdizione, al fine di reprimere comportamenti illeciti a danno del patrimonio marino costiero.
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