POLITICA

Guerra del Latte. Per ora nessun accordo con i Pastori

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ROMA – Cinque ore di trattativa non sono bastate al tavolo romano del latte convocato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. In gioco ci sono 44 milioni che arriverebbero dal ministero dell’Interno, da quello dell’Agricoltura, dalla Regione e dal Banco di Sardegna per ritirare le eccedenze di Pecorino romano. Ma non si trova ancora l’accordo sul prezzo del latte.

Adesso il tavolo e il confronto tornano in Sardegna.

Sono felice di aver passato la giornata di San Valentino in mezzo ai lavoratori e ai produttori. Le parti si sono avvicinate, il governo ha già messo a disposizione soldi e la possibilità di approvare un decreto urgente, contiamo che entro poco tempo la produzione riprenda e strade, stalle e aziende ritrovino la serenità“. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo l’incontro oggi al Viminale. Il ministero parla di “passi avanti nella trattativa” in 5 ore di confronto.

Nel frattempo, l’Antitrust ha aperto un’istruttoria sui prezzi del latte sardo di pecora destinato alla produzione di pecorino romano Dop, sulla base delle leggi e sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.

In particolare, il procedimento è stato avviato nei confronti del Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano e di 32 imprese di trasformazione ad esso aderenti – tutte con sede in Sardegna – ed è volto a verificare se tali operatori abbiano imposto agli allevatori un prezzo di cessione del latte al di sotto dei costi medi di produzione.

“La pratica, spiega il Garante, potrebbe inquadrarsi in una situazione di significativo squilibrio contrattuale tra i caseifici e gli allevatori, questi ultimi parte debole del rapporto in ragione della natura altamente deperibile del latte e delle caratteristiche dimensionali e organizzative delle imprese di allevamento”.

L’istruttoria dovrà concludersi entro 120 giorni dall’avvio.

Domenica 17 febbraio, Matteo Salvini arriverà in Sardegna: “Sarò in Sardegna a ragionare con chi era qua questa sera per cercare di capire se la notte o qualche giorno avrà portato un po’ di consiglio a tutti. Il tavolo prosegue a oltranza. Ho invitato i pastori a tornare sul territorio e confrontarsi con i loro colleghi e ho invitato gli industriali a tornare in azienda e capire fin dove possono arrivare. Il 21 febbraio – ha concluso Salvini – ci sarà al ministero dell’Interno il tavolo di filiera sempre su questo argomento, perché ci sposteremo al Ministero delle Politiche agricole alimentari e Ice si è resa disponibile a ragionare con noi per vedere cosa si può fare per promuovere questo prodotto in giro per il mondo e quindi l’obiettivo finale è quello di far vendere il più possibile.”

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