Il 4 Luglio si festeggia Garibaldi
Lunedì la Fanfara della “Città dei Mille di Bergamo”
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CAPRERA – Tutto pronto, così come da programma del Generale Antonio Vargiu. La camicia rossa, fucili, sciabole e baionette, utensili da cucina o lo strumento ortopedico utilizzato dopo la ferita ad Aspromonte. Sono alcuni oggetti custoditi nella Casa-museo di Giuseppe Garibaldi, nell’isola di Caprera, arcipelago La Maddalena, dove si trova la sua tomba. In occasione delle celebrazioni per il 209° anniversario della nascita dell”Eroe dei due mondi’, è prevista un’apertura straordinaria lunedì 4 luglio, dalle 9 alle 14.
In questo angolo del nord Sardegna Garibaldi visse buona parte della sua vita e progettò diverse delle sue imprese. Lunedì alle 11 la Fanfara della “Città dei Mille di Bergamo”, che partecipa alle cerimonie e manifestazioni previste in onore del Generale, sarà ospite della Casa Museo e Memoriale Giuseppe Garibaldi, percorso espositivo multimediale allestito all’interno di Forte di Arbuticci, fortificazione ottocentesca sabauda, un eccezionale punto di vista panoramico sull’Arcipelago. Oggetti e arredi inoltre hanno un catalogo a loro dedicato.
“La Casa museo di Garibaldi a Caprera”, curato da Laura Donati, funzionario storico dell’arte, Soprintendenza Sassari ricostruisce la quotidianità e illustra nelle sue circa 250 pagine la collezione di cimeli conservati nel Compendio Garibaldino, ovvero la casa-museo, dove tutto è una rievocazione delle gesta e della vita di tutti i giorni. Dalla famosa camicia rossa, all’armeria di casa Garibaldi, tra fucili di fabbricazione piemontese, napoletana e inglese, baionette e sciabole, utensili da cucina, strumenti musicali come pianoforte o macchine sonore come l’ organetto di Barberia, aggiornatissimi strumenti prodotti dagli ottici della famiglia reale inglese. Il volume é stato realizzato dalla Soprintendenza belle arti e paesaggio di Sassari e dal Polo museale della Sardegna.
“Nella sua dimora sarda Garibaldi diede vita ad un’azienda agricola all’avanguardia per gli standard dell’epoca -riferisce Laura Donati – ne sono testimonianza attrezzi come la locumobile a vapore, tra le più antiche prodotte in Italia realizzata nel 1861 a Treviso. La casa museo custodisce anche uno degli arredi che più sollecitano una forma di devozione laica: il letto sul quale l’Eroe si spense con ancora le coltri originali”. Il catalogo mostra un inedito: una medaglia donata da un collezionista Leandro Mais che attesta la partecipazione di Garibaldi, con i prodotti agricoli dell’azienda di Caprera alla seconda esposizione agricola sarda che si tenne a Sassari nel 1873.
E sabato 2 luglio verrà presentato al pubblico un particolare arredo che per anni non è stato esposto e che in questi giorni, grazie ad un recente restauro, sarà possibile ammirare nello studio della casa museo di Garibaldi. Si tratta di un’elegante sedia in stile Thonet, dal caratteristico legno curvato al vapore e sedile in paglia di Vienna. (ansa)
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