Il Comune smantella il Paolo Merlo

La denuncia di Vincenzo La Cava

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RSAPADULEevidenzaFOTO450_lacavaconcerto2LA MADDALENA – Se in Gallura la sanità è ormai carente di molti servizi essenziali, il nostro ospedale “Paolo Merlo”, con il colpevole silenzio dell’Amministrazione Comunale, subisce il lento smantellamento di tutti i reparti sanitari. Un Consiglio Comunale che inoltre pone, ormai da almeno un anno, nel suo Ordine del Giorno, l’esame della convenzione della RSA, edificata grazie a un finanziamento regionale e la cui discussione viene regolarmente  rimandata, non merita alcuna fiducia da parte dei cittadini. Tale struttura, del resto, viene trasformata dall’ASL n. 2 in ambulatori dislocati fuori dal centro urbano. Per non parlare poi della seconda Camera iperbarica anch’essa finanziata dalla Comunità Europea, da integrare con quella in dotazione già obsoleta (a proposito che fine ha fatto la prima?) e diventata operativa (?) dopo un anno, a fine stagione   (8 agosto 2014), con indirizzo esclusivo di routine ossigeno-terapeutico e non anche per le embolie gassose.

fadda_asl_olbiaIn regime di spending review come è possibile stanziare un milione e mezzo di euro per un ipotetico “Risparmio energetico”, impiegando ditte non maddalenine, e non spendere tale somma per rendere più funzionale il Presidio Ospedaliero isolano dotandolo di personale adeguatamente formato e di servizi essenziali? In attesa che il Direttore Generale dell’ASL, dott. Fadda, del quale chiediamo che  non venga rinominato in veste di Commissario Straordinario si esprima pubblicamente sul motivo del ritardo della ristrutturazione e del potenziamento dei servizi sanitari in Gallura (forse si attende la conclusione dell’iter procedurale del San Raffaele (perché Mater Olbia e non Mater Gallura), notiamo, con una certa apprensione, farsi strada l’ipotesi di un accorpamento con l’ASL di Nuoro, il ridimensionamento dell’Ospedale di Tempio e la trasformazione del “Paolo Merlo” in CASA della Salute, Poliambulatorio decentrato o Ospedale di Comunità, un Presidio con alcuni infermieri, ausiliari e medici di base, con il sicuro invio dei pazienti in altri Ospedali nelle 12 ore diurne di accoglimento.

Il Gruppo Socio Politico Cristiano auspica che l’Amministrazione Comunale, con uno slancio di dignità istituzionale, chieda all’ASL:

ospedaleARTICOLI

il rispetto dell’accordo siglato un anno fa con il Direttore Generale sulla piena funzionalità della Camera iperbarica, un Pronto Soccorso adeguato alle norme connesse all’insularità, un reparto di Medicina funzionante, una Chirurgia operativa per piccoli interventi, la Pediatria, l’Ostetricia con annessa la Ginecologia, del tutto operative, la Dialisi non ridimensionata, la Radiologia con medici stanziali ed il Laboratorio di Analisi adeguatamente attrezzato.

Il Gruppo Socio Politico Cristiano

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SVERGOGNERA’ chi, in dispregio alle norme specifiche che prevedono i servizi minimi su esposti per le isole minori, contribuirà all’ulteriore smantellamento delle nostre strutture sanitarie.

Vincenzo La Cava – Gruppo Socio Politico Cristiano

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