POLITICA

Il Divino Mago Pedroni

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da La Nuova Sardegna

«Prevedo che a breve Fabio Lai andrà in minoranza»

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LA MADDALENA – «Non ci sarà da sorprendersi se Fabio Lai, maturata l’idea del fallimento della giunta Montella rispetto alle esigenze di questa città, valuterà l’opportunità di passare sui banchi dell’opposizione. Dopo la bocciatura del rimpasto da parte del congresso dei giovani sarebbe un fatto del tutto naturale. Non c’è alcuna speculazione da parte nostra, solo una presa d’atto del fallimento della squadra di governo».

Il capogruppo della lista “Il vento che cambia” commenta così il rifiuto di Fabio Lai alle nuove deleghe, Sanità e servizi cimiteriali. Il congresso dei giovani che lo avevano sostenuto alle elezioni hanno deciso di non accettare la proposta del sindaco.

«Il sindaco ne esce con le ali spuntate – aggiunge Pedroni – La decisione di Lai di rimanere in Consiglio e in maggioranza senza compiti di governo è apprezzabile. Avrà l’autonomia di giudicare con maggiore libertà e obiettività l’operato della giunta in tutte le sue componenti. Dopodiché non ci sarà da sorprendersi se in futuro passerà all’opposizione. Il congresso ha dato un segnale preciso e di inconfutabile: prima di tutto la dignità del proprio esponente. Non sono caduti nel tranello di Montella di far passare per premio una punizione. Il gioco di prestigio non è piaciuto, così come lo stile pessimo con il quale il sindaco ha disposto la defenestrazione di Lai dal ruolo di suo vice: è stato informato con un laconico sms. Un modo di fare che proprio non è andato giù ai ragazzi, secondo noi giustamente. La decisione di Lai di uscire dalla giunta è l’atto conclusivo di una profonda lacerazione interna a una maggioranza che ha tradito le aspettative dei tanti che avevano dato il consenso, primi tra tutti i giovani».

Affilato il commento di Pedroni sul passaggio di mani della delega alla Sanità. «È stata ceduta alla svelta dall’inconcludente assessore Guccini e crediamo sia giusto che la tenga il sindaco. È un momento importante per le sorti dell’ospedale. Su questo problema confermiamo comunque l’azione unitaria del Consiglio».

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