Il “Forte Carlo Felice di La Maddalena” a censimento FAI per i luoghi italiani da non dimenticare

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LA MADDALENA – La FAI, con un recente censimento dei “Luoghi del Cuore”, ha sottoposto a votazione – su segnalazione e proposta dell’Assessore Gianvincenzo Belli – il “Forte Carlo Felice di La Maddalena”, ritenuto – dopo l’accurato sopralluogo – una delle località da non dimenticare.

Il Forte Carlo Felice: Sulla sommità della collina che si trova all’interno del comprensorio della Scuola Sottufficiali Marina Militare di La Maddalena, si erge imponente il forte Carlo Felice. Il forte fa parte del complesso di opere militari difensive costruite nell’arcipelago maddalenino a partire dal 1767.

Lo scopo principale di quest’opera era di difendere la rada di Porto Camicia, il passaggio della Monetta (Moneta), e battere tutta la pianura della parte di nordest ove sarebbe più facile lo sbarco. Proprio per questo motivo venne chiamato anche “Forte Camicia” o “Forte Camiciotto”.

Per quanto di dimensioni modeste, la struttura del forte è imponente, a pianta trapezoidale con alte mura inaccessibili e due torrioni posti a protezione dei lati est, sud e ovest, costruiti per fortificare gli spigoli delle mura e per consentire il fuoco di fiancheggiamento, oltre a due garitte per proteggere il lato nord.

L’ingresso, posto sul fronte ovest, è protetto da un muro feritoiato e presenta un particolare decorativo di rilievo, il portale in stile neoclassico sormontato da un piombatoio. Superato l’ingresso ci si trova davanti a una ripida scala; dopo pochi gradini, sulla sinistra, si apre un locale dotato di aperture verso l’esterno, che fungeva da corpo di guardia, con annessa prigione.

La scala conduce poi sull’ampio piazzale superiore, nel quale erano posizionati gli armamenti: due cannoni mobili da 16 libbre montati su pedane circolari collocate nei torrioni, tre cannoni da 24 libbre su affusti da costa girevoli su perno posizionati sul lato sud, due cannoni mobili da 12 libbre montati su piattaforme mobili posizionati sul lato est per poter battere la pianura e il passo della Moneta, infine, sul lato nord trovavano posto due cannoni da 8 libbre per proteggere il forte dagli attacchi alle spalle.

Sempre sul lato nord della piazza d’armi, proprio perché maggiormente protetto, sono presenti due stanze coperte: la prima, adibita ad alloggio del comandante e la seconda dov’era situata la forgia per arroventare le palle di cannone. Queste ultime erano conservate al centro del piazzale, in una polveriera poligonale, recintata e coperta da una cupola.

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