SEGNALAZIONI ED OPINIONI

Il Leone tanto amato… “Quando il livore partitico ferisce intelligenza e dignità”

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REDAZIONE – E ad intervenire (dalla sua pagina Facebook) sul Comunicato Stampa del 26 Giugno u.s. (vedi), della Sezione del PD di La Maddalena, è il prof. Marco Castelli, Docente di Storia:

Non entro nel merito delle scelte di una giunta comunale che, democraticamente eletta, dovrà rendere conto del proprio operato a fine mandato.

Doveroso comunque poter avanzare critiche per ogni scelta della Amministrazione.

Come docente di storia da più di quarant’anni consentitemi però di essere sconvolto e amareggiato da affermazioni che definiscono “arredo urbano” un monumento che raffigura il simbolo dell’isola o che non sia “cultura” ciò che risale al 1893.

Quanto poi alla totale caduta di stile nel sostituire il leone con uno dei peggiori criminali nella storia, ricordo a chi non lo sapesse che Iosif è più vecchio del leone di cinque anni.

Per criticare legittimamente una spesa considerata non primaria, si arriva a sostenere che “soltanto il presente è cultura e che rivolgere lo sguardo al passato denota una scarsa progettualità riferita al presente”.

Di fronte a tracotanti e vuote sentenze come queste, Bernardo di Chartres ci ricorda umilmente che noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per il nostro acume o per la nostra statura, ma soltanto perché, studiandoli, noi veniamo sollevati e portati in alto dalla statura degli Antichi.

Dicebat Bernardus nos esse nanos gigantium humeris insidentes”.

Evitiamo, per favore, di voler restare nani a tutti i costi, soprattutto in un Paese meravigliosamente ricco di storia come l’Italia.

Ricordo infine che il groviglio di tubi arrugginiti di fronte agli occhi di Anita è già di ieri e probabilmente non era affatto gratis ne’, dubito fortemente, di vitale importanza.

Il mio intende essere soltanto un invito a restare nell’ambito della dialettica politica, nel rispetto della storia e, soprattutto, della decenza”.

Prof. Marco Castelli

Docente di Storia

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