Il Ministro della Difesa. “Non si può ridurre l’attività addestrativa in Sardegna”
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REDAZIONE – Il Ministero della Difesa dice che l’attuale quadro strategico non consente di ragionare in termini di riduzioni delle attività addestrative delle Forze armate. E assicura “ogni possibile contributo per lo sviluppo sostenibile della Regione Sardegna attraverso ulteriori investimenti volti a incrementare la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione, anche in chiave duale, nonché programmi di sviluppo industriale e civile, quindi non solo militari, a testimonianza della centralità che la Sardegna ha nello sviluppo del Paese“.
Lo precisa il ministero della Difesa, Guido Crosetto, replicando ad un articolo pubblicato oggi sul quotidiano “L’Unione Sarda, sottolineando di “aver provveduto a comunicare alle autorità competenti, secondo le modalità previste dalla legge, il calendario delle esercitazioni militari in Sardegna per il secondo semestre 2023. Sebbene il Comitato Misto Paritetico non abbia condiviso il programma addestrativo – osserva il ministero – la Difesa ha recepito la sensibilità espressa dal Comitato, rinnovando la massima disponibilità del comparto ad accogliere ogni convocazione dei discendenti tavoli tecnici tematici che gli organi Regionali vorranno promuovere, proseguendo in tale sinergico e proficuo percorso di sviluppo interministeriale ed interdisciplinare che permetta di preservare le capacità addestrative nazionali. E questo nel pieno rispetto delle norme e massimizzando le positive ricadute sullo splendido territorio della Sardegna“.
La regione, infatti – prosegue Crosetto, “costituisce un territorio chiave per gli investimenti della Difesa, come dimostra la recente inaugurazione dell’International Flight Training School, uno dei centri più avanzati al mondo per l’addestramento di piloti. E’ anche per questo che la Difesa collabora quotidianamente con la Regione Sardegna al fine di individuare concrete soluzioni per la condotta di attività militari in un quadro di sviluppo armonico con la società civile, rispettosa dell’ambiente, della salute e della vita quotidiana di popolazioni a noi particolarmente care“.
Relativamente agli aspetti ambientali, il Ministro evidenzia come “la Difesa abbia avviato, ormai da tempo, molteplici percorsi virtuosi finalizzati alla protezione dell’ambiente e dei cittadini. In particolare, sui poligoni, sono stati recentemente sottoscritti e implementati disciplinari d’uso, sottoscritti con l’autorità regionale, e specifici disciplinari ambientali che prevedono, tra l’altro, specifiche campagne di raccolta di materiale residuale di esercitazione, nel pieno rispetto del codice dell’ambiente.
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