Il Parco Nazionale di La Maddalena riprende il monitoraggio degli uccelli passeriformi

.

REDAZIONEUna notizia davvero strabiliante che ha colpito tutta la comunità maddalenina. Finalmente, il Parco Nazionale di La Maddalena, dopo 11 anni, ha ripreso il monitoraggio degli uccelli passeriformi.

Nel frattempo, però, sempre dopo 11 anni e oltre, la Città continua a rimanere al buio, senza che nessuno attivi un vero e proprio progetto di ripristino della corrente elettrica pubblica, nonostante le numerose proteste dei tantissimi cittadini che ogni giorno inviano segnalazioni sempre più pressanti… – (giusto per non dimenticare…)

Ma, ad ogni buon conto… il Direttore dell’Ente Parco Giulio Plastina – con una sua Determina – ha approvato il nuovo progetto di monitoraggio, che ne prevede la cattura e l’inanellamento scientifico degli uccelli passeriformi.

Secondo gli studi scientifici, si legge nella determina del Dr. Plastina, “le piccole isole vengono utilizzate dagli uccelli migratori come rifugio temporaneo dove sostare per recuperare le energie per proseguire il lungo viaggio, soprattutto durante la primavera. Per studiare il fenomeno, l’inanellamento scientifico degli uccelli rappresenta una tecnica ideale, in quanto permette di ottenere informazioni su ogni individuo catturato o ricatturato nonché sulle specie rare, catturate accidentalmente. L’obiettivo principale del monitoraggio è quello di studiare la migrazione pre-riproduttiva primaverile e quella post-riproduttiva in periodo autunnale dei Passeriformi”.

Il sito di cattura è stato individuato nell’isola di Caprera. Le indagini scientifiche dovranno svolte da personale specializzato ed essere affiancate da iniziative educative e saranno invitate a partecipare anche le scuole come i visitatori del Centro di Educazione Ambientale di Stagnali.

Le operazioni di cattura, perciò, saranno effettuate rigorosamente al buio… – grazie alla mancanza di corrente elettrica pubblica – per evitare così di essere visti dagli stessi uccellini in transito a La Maddalena.

E come si suol dire: Si unisce l’in-utile al dilettevole…

.

.

.