POLITICA

Il Parco scrive ad Harte…

La Nuova Sardegna – Serena Lullia

…«Budelli resti riserva integrale, l’osservatorio a Spargi»

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Il presidente dell’ente Giuseppe Bonanno offre al milionario neozelandese che ha acquistato l’isola l’uso di un edificio già ristrutturato.

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bonanno vigileharte2LA MADDALENA – Prove di pace nel paradiso. Il Parco tende la mano al nuovo proprietario di Budelli, il neozelandese Michael Harte. Il presidente dell’ente verde, Giuseppe Bonanno, mette nero su bianco in una lettera la sua proposta di collaborazione. Loda la proposta di Harte di creare un “Osservatorio della biodiversità” e gli offre la sede per dare gambe da subito alla sua proposta verde. La Casa del Parco che si trova su un’altra isola perla dell’arcipelago, Spargi. Un edificio fresco di ristrutturazione, sede del gruppo di lavoro del Parco internazionale delle Bocche e ancora non valorizzato. Bonanno fa anche un’altra proposta al ricco businessman. Consacrare l’isola di Budelli santuario inviolato e inviolabile.

Mano tesa. Bonanno chiarisce il suo pensiero. Nessun pregiudizio verso il banchiere della Barclays. «La mia posizione sulla vicenda dell’isola di Budelli non vuole essere, né lo è mai stata, di radicale contrapposizione al diritto alla proprietà privata e tantomeno nei confronti del profilo personale, professionale e imprenditoriale del privato – scrive il presidente –. Il mio pensiero affonda le radici nelle esigenze di tutela e identità. Io sono stato il portabandiera di un sentire diffuso e condiviso tra professori universitari, associazioni ambientaliste, uomini di cultura, politici, ricercatori e semplici cittadini. Ho portato avanti la mia battaglia con lealtà, senza mai nascondere i miei intendimenti».

Casa comune. Bonanno lancia la sua proposta. «L’ipotesi è creare un efficace campo di sperimentazione e convergenza a cominciare da quella “casa comune” alla quale si è dato il nome di Fondazione – spiega –, idea che necessariamente dovremmo valutare nella sua completezza. Parallelamente alla creazione di una fondazione che ha come scopo l’alta ricerca scientifica, si potrà valutare il meccanismo affinché questa casa comune possa trovare come luogo fisico operativo, in alternativa a quanto fino a oggi indicato ma condividendone meccanismi e procedure con il ministero dell’Ambiente, la “Casa del Parco”. Si tratta di una struttura incantevole, duttile e soprattutto già infrastrutturata. L’edificio sicuramente meglio si potrà prestare, per dimensioni e logistica, alle operazioni e alle azioni di ricerca e monitoraggio che dovranno contraddistinguere l’agire dell’Osservatorio sulla biodiversità».

Percorso condiviso. Nessuna fuga in avanti. Bonanno non vuole correre da solo. «Ci attendono periodi di approfondimento, studio e analisi – aggiunge Bonanno –, che dovranno vedere il coinvolgimento non solo del ministero dell’Ambiente, ma anche della Regione e soprattutto del Comune».

Budelli santuario. Riserva al finale della lettera la sua idea per Budelli. «Le propongo – scrive ad Harte – di consacrare insieme a noi l’isola di Budelli con la definizione di riserva integrale “entry no take”, come santuario inviolato e inviolabile. E di intervenire con un piano di abbattimenti di tutte le strutture inutili che si sono stratificate nel tempo, valorizzando la memoria storica e archeologica dei luoghi e l’immenso patrimonio naturalistico. Questa è l’essenza di un’isola-museo, che si potrà realizzare senza neanche una pietra in più ma che, anzi, potrà muoversi con l’obiettivo ambizioso di riportare l’isola a valori di naturalità e integrità ecologica. Mi rendo disponibile fin da ora per concertare un tavolo di confronto per la definizione degli obiettivi e mi farò parte attiva per coinvolgere tutti gli enti che potranno contribuire al successo dell’iniziativa. Regione e Comune in primis».

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