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Il programma delle riaperture, da metà Maggio. “Prima i ristoranti, poi cinema e teatri e sport”

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ROMA – I primi a riaprire saranno i ristoranti, poi i luoghi dello spettacolo – cinema e teatri – e infine palestre e piscine.

Questa l’indiscrezione pubblicata dal Corriere della Sera, secondo cui le prime riaperture avverranno a metà del mese di maggio, nel rispetto della linea della “gradualità” scelta dal governo Draghi.

L’ipotesi di riaperture progressive, a partire da maggio (con la possibilità di premiare già dal 26 aprile gli Enti locali che avranno i dati epidemiologici migliori), rilancia quindi le speranze delle Regioni. Si inizierà con bar e ristoranti nelle zone gialle: dalla prima metà del mese solo a pranzo mentre dalla seconda metà anche a cena, con un allentamento del coprifuoco che dovrebbe slittare verso la mezzanotte. Poi con il via agli Europei dell’11 giugno, allo stadio di Roma, anche palestre e piscine potranno alzare la saracinesca. Sarà però la cabina di regia convocata dal premier Draghi a delineare il percorso, sulla quale peserà la curva dei contagi.

Il programma sarà differenziato tra le Regioni e terrà conto dell’andamento dei contagi e del numero di persone vaccinate. Si ripartirà solo nei territori in fascia gialla.

Questa mattina è in programma la riunione dei governatori, guidati dal nuovo presidente Massimiliano Fedriga, che stileranno una bozza di linee guida per le riaperture, poi nel pomeriggio comincerà il confronto con il governo. La prima richiesta sarà quella di consentire il ritorno alla libertà di movimento tra Regioni, almeno nelle aree in cui si registreranno minori contagi e che saranno più avanti nelle vaccinazioni delle persone anziane.

Ieri il premier Mario Draghi ha incontrato Franco Locatelli e Silvio Brusaferro, coordinatore e portavoce del Cts e domani si riunirà la cabina di regia. Saranno esaminati i dati, che vengono aggiornati ogni venerdì, e si inizierà a discutere di riaperture.

Due mesi, dunque, nei quali mettere in atto una road map per rialzare le saracinesche di bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre e tante altre attività che da mesi soffrono una crisi senza precedenti. 

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