
In Gallura aumentano gli abusi sessuali sui bambini

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REDAZIONE – C’è anche una donna tra i nuovi indagati per il presunto giro di pedopornografia scoperto lo scorso anno dai Carabinieri di Tempio, le attività di indagine erano partite dopo l’arresto di un uomo in un piccolo centro dell’Alta Gallura.
La Procura distrettuale di Cagliari (competente per i reati informatici) ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone. Il quadro accusatorio è molto più ampio rispetto alle accuse iniziali. Si parla di sei minori coinvolti e di una serie di episodi gravissimi ai danni di bambini, anche in tenera età, avvenuti tra il 2023 e il 2024.
Le indagini si sono allargate a Olbia, Arzachena, Milano e Pescara. I Carabinieri sono partiti dall’arresto di un uomo di 45 anni accusato di avere abusato sessualmente del figlio di otto anni e di avere realizzato “spettacoli pedopornografici”, diffusi poi con file fatti girare su diverse piattaforme di messaggistica.
La richiesta di rinvio a giudizio è a carico anche di una donna di 40 anni, gallurese, che avrebbe avuto un rapporto sessuale in presenza della figlia, una bambina in tenera età.
Tra le vittime compaiono, inoltre, altri quattro adolescenti che avrebbero frequentato la casa dell’uomo arrestato e con lui avrebbero visto materiale pedopornografico.
Un secondo filone di inchiesta è ancora in corso sulla circolazione di video e foto. L’uomo arrestato per gli abusi sessuali ai danni del figlio, difeso dall’avvocato Angelo Schirru, respinge tutte le accuse. Le vittime, assistite dall’avvocata Monica Liguori, sono state affidate ai servizi sociali o ad altri parenti.
(Andrea Busia – L’Unione Sarda)
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