
In Sardegna risale la pressione sugli ospedali. I vaccini sono lo scudo contro Omicron

.
CAGLIARI – L’effetto-scudo dei vaccini si fa sentire sulla variante Omicron anche in Sardegna – 3.198.152 le dosi somministrate finora nell’Isola – e permette di mettere in salvo i parametri più importanti del quadro epidemiologico. Nella giornata di ieri però, scrive L’Unione Sarda, una nuova conferma del fatto che il contagio sia costantemente in crescita: 1.549 sono stati i nuovi casi di positività confermati, un incremento del 20 per cento rispetto al giorno prima (1.296).
Il totale dei contagi sfiora quota 104.400, un anno fa erano quasi 35mila, ora sono 69.455. E i ricoveri, conferma il prof. Ferdinando Coghe, direttore sanitario dell’Aou di Cagliari, risalgono vertiginosamente nell’ultimo periodo. Ma si muore meno rispetto a un anno fa: il 14 gennaio 2021 si erano registrati dieci decessi contro i 3 (due in più del giorno prima) di ieri, quando il totale ha toccato quota 882 (erano già 875 un anno prima). Da inizio pandemia si contano più di 1.750 morti.
“Avere in un giorno quasi 1800 casi, com’è avvenuto di recente, ha fatto sì che gli ospedali si siano riempiti e i ricoveri stiano risalendo vertiginosamente nell’ultimo periodo – spiega Coghe -. Oggi ci sono molti più casi essendosi abbandonate le precauzioni che inizialmente venivano adottate, la gente prima aveva più paura e stava più attenta. Ora, complici i tamponi antigenici fai da te e i comportamenti tenuti a Natale e Capodanno ci troviamo di fronte a una marea di gente infettata, proprio perché Omicron colpisce in un brevissimo intervallo di tempo: è gravissimo per il sistema sanitario, ma se la gente non capisce che siamo dentro una pandemia e non ha rispetto di sé e degli altri, se non si fa questo salto culturale, saremo punto a capo”.
In Sardegna, come in altre regioni d’Italia, gran parte degli attuali ricoverati sono no vax o pazienti fragili.
.
.
.