Inflazione record e bollette alle stelle. I Ristoratori sardi: “Così chiudiamo”

.

RASSEGNA STAMPA

.

REDAZIONE – La Sardegna è la 3^ regione “più cara” d’Italia, con un’inflazione che arriva ad agosto al 9,2% (primo il Trentino a 10,2%, seconda la Sicilia a 10%). Questo vuol dire che il rincaro annuo per una famiglia media (3 persone) è di 1.621.

Lo segnala oggi il quotidiano L’Unione Sarda.

L’inflazione più alta per energia elettrica, gas e altri combustibili tra le città sarde si è registrata a Olbia-Tempio (73,6), poi Cagliari (66,4) e Sassari (64,7); tutte comunque al di sotto della media nazionale al 76,4.

Capitolo “prodotti alimentari e le bevande analcoliche”. In questo caso Olbia-Tempio è la 14esima provincia in Italia con i rincari maggiori (11,8), Sassari al 17esimo con 11,7 mentre Cagliari ha un tasso inferiore alla media nazionale (10,5) con il 10,2.

Dopo il Covid, la guerra e le bollette astronomiche. I ristoratori sardi sono disperati: Così è impossibile andare avanti, chiudiamo le saracinesche”.

Rincari alle stelle anche per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche”. Anche in questo caso Olbia-Tempio è la 14esima provincia in Italia con i rincari maggiori (11,8), Sassari al 17esimo con 11,7 mentre Cagliari ha un tasso inferiore alla media nazionale (10,5) con il 10,2.

Inutile sottolineare come tra i rincari quelli legati alla energia elettrica siano più alti in assoluto. E proprio per questo il Codacons lancia in Sardegna lo “sciopero delle bollette”.

.

.

.