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Insegne spente e consegna chiavi. Protestano Bar e Ristoranti

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Grido d’aiuto al Governo degli imprenditori
del settore Ho-Re.Ca

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ANSA – Martedì 28 Aprile, alle 21, le insegne di moltissimi Bar, Ristoranti, Pizzerie, Pasticcerie e altri pubblici esercizi si accenderanno per l’ultima volta. La mattina dopo i loro proprietari si presenteranno davanti alle sedi dei Comuni e consegneranno le chiavi dei loro locali.

La manifestazione di protesta, organizzata per la prima volta in maniera unitaria dagli imprenditori del settore Ho-Re.Ca (Hotellerie-Restaurant-Café) e dei locali di pubblico spettacolo, si chiama “Risorgiamo Italia”, ed è il grido di aiuto che il mondo della ristorazione e dell’ospitalità rivolge al governo centrale.

Al coro si unisce anche il comitato Ho.Re.Ca. di Alghero, cui aderiscono moltissimi operatori cittadini chiamati a raccolta da Enrico Daga, imprenditore del settore, animatore economico-culturale e politico, già assessore provinciale della Programmazione e a lungo consigliere comunale. “Le misure ipotizzare per la riapertura di ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, discoteche e lidi balneari sono insostenibili per la gestione ordinaria di un locale e insopportabili economicamente“, è la premessa che ispira la protesta nazionale.

Ci chiedono di aprire con gli stessi costi, se non maggiori a prima dell’emergenza, e una previsione di incassi pari nella migliore delle ipotesi al 30% rispetto al 2019“, dicono, chiarendo di essere “apartitici e slegati dalle associazioni di categoria“, cui non vogliono sostituirsi.

Siamo piccoli imprenditori e le nostre attività, spesso familiari, sono state tramandate di generazione in generazione con enormi sacrifici, lavorando 7 giorni su 7 con i nostri dipendenti“. Tuttavia, “non cerchiamo assistenzialismoprecisano – ma le misure previste per la riapertura di maggio, se non collegate a tutele economiche come cassa integrazione fino a dicembre 2020 e moratoria su affitti e utenze, ci costringeranno a licenziare o a chiudere del tutto le attività“.

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