Interrogazioni per le nomine al Parco
Rassegna Stampa – La Nuova Sardegna
Il deputato Vargiu (Riformatori), ha presentato una interrogazione
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LA MADDALENA – Il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu ha presentato una interrogazione urgente al ministro all’Ambiente per chiedere che i componenti maddalenini della comunità del Parco siano scelti dal nuovo sindaco e dalla nuova amministrazione, quella che uscirà fuori dalle urne di primavera.
«Nel febbraio 2014 – rileva Vargiu – quando è cambiata la maggioranza in Consiglio regionale, il presidente Pigliaru ha applicato lo spoil system e non ha confermato le indicazioni nel Parco fatte dalla giunta Cappellacci. Le persone designate, in quel caso, non sono state considerate coerenti con la progettualità della nuova giunta». «Se questa è la regola – attacca il deputato – è assolutamente inaccettabile che oggi si vogliano nominare i rappresentanti nella comunità del Parco, designati dal Comune, la cui amministrazione è alla fine del mandato e sarà rinnovata tra meno di due mesi. Il Parco è una delle più importanti scommesse di sviluppo dell’isola: è naturale che i rappresentanti maddalenini nell’ente siano espressione di chi, a maggio, verrà scelto per guidare la città e per guidarla nella difficilissima strada della ripresa economica».
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Anche Pili presenta una Interrogazione
Il deputato sardo di Unidos, Mauro Pili, ha proposto un’interrogazione parlamentare a risposta scritta sul Parco della Maddalena, presentata al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Galletti: in essa contesta la nomina come membri del parco nazionale di Enzo Di Fraia, marito dell’assessore comunale Patrizia Carrera, e quella del segretario particolare del sindaco, Luca Ronchi. A suo parere le nomine vanno fatte dalla futura amministrazione, quella che verrà eletta tra due mesi. Per Pili il ministro deve bloccare qualsiasi nomina che sul piano morale, etico e amministrativo possa apparire viziata da incompatibilità, quantomeno familiare: «Prima di qualsiasi fase decretativa finale le nomine proposte devono essere rispedite al mittente al fine di evitare casi palesi ed evidenti di incompatibilità familiare o di persone attigue e incardinate alle dirette dipendenze funzionali del sindaco». Il ministro, a giudizio di Pili, «deve soprassedere alla ratifica per consentire alla futura amministrazione di poter svolgere a pieno titolo il ruolo di indirizzo verso l’Ente parco senza pregiudicare tale funzione con nomine di fine mandato che appaiono dubbie sul piano della legittimità, e gravi su quello morale, etico e politico. È corretto e doveroso rinviare il decreto di nomina a conclusione della consultazione elettorale al fine di consentire alla comunità del parco di designare i componenti, in relazione alle proprie quote, per individuare i componenti effettivamente rappresentativi per i prossimi cinque anni. Le nomine proposte devono essere preventivamente sottoposte all’esame delle autorità garanti per valutarne la congruità e la segnalata incompatibilità».
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