La Cassazione conferma Gaia e Zanchetta
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ANSA
Rigettato, quindi, per l’ultima volta il ricorso dei quattro ormai ex consiglieri Efisio Arbau e Michele Azara (La Base), Modesto Fenu (Zona Franca) e Gavino Sale (Irs), oltre a quello del Consiglio regionale
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ROMA – Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta, dell’Upc, e Gianfranco Congiu del Partito dei Sardi sono definitivamente consiglieri regionali. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che oggi ha messo un pietra tombale sui ricorsi che hanno stravolto la composizione dell’assemblea sarda a luglio con una sentenza del Consiglio di Stato.
Rigettato, quindi, per l’ultima volta il ricorso dei quattro ormai ex consiglieri Efisio Arbau e Michele Azara (La Base), Modesto Fenu (Zona Franca) e Gavino Sale (Irs), oltre a quello del Consiglio regionale che aveva difeso il risultato elettorale del 2004, ribaltato dai giudici amministrativi nel luglio scorso.
Secondo la Cassazione ha confermato l’interpretazione della legge elettorale da parte del Consiglio di Stato riconoscendo a quest’ultimo di avere svolto una “rigorosa esegesi” delle norme, arrivando ad un risultato “in linea con il dettato costituzionale, nel bilanciamento dei principi della cosiddetta rappresentanza territoriale e proporzionalità politica”.
Il Consiglio regionale, pur nel pieno dei suoi poteri, però, è ancora costituito da 59 componenti su 60, dopo che l’ultimo subentrante, Gianni Lampis di FdI, è stato riconosciuto decaduto per effetto di un altro ricorso che ha messo in discussione la sua proclamazione da parte della Giunta per le elezioni. Dovrà essere infatti ricostituito l’ufficio centrale elettorale della Corte d’Appello a cui spetta quest’ultimo passaggio amministrativo.
“Ora i miei assistiti sono definitivamente consiglieri, perchè non è previsto alcun ulteriore grado di giudizio. Adesso occorrerà verificare se spettano loro anche gli emolumenti arretrati perchè avrebbero dovuto essere consiglieri già dal 2014“. Lo afferma all’ANSA l’avvocato Raffaele Soddu, legale di Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta, dell’Upc, e Gianfranco Congiu (PdS), i cui seggi sono stati stato confermati oggi dalla Cassazione.
“Con questa sentenza finisce la lotta dei consiglieri uscenti e del Consiglio regionale che si era schierato per difendere il risultato del 2014 – aggiunge il legale. La Cassazione afferma che il Consiglio di Stato ha correttamente operato e che non si è inventato nessuna norma“.
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