CRONACA ED EVENTI

La Cassazione dice sì alle demolizioni

La Nuova Sardegna

Si riaprono gli abbattimenti

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LA MADDALENA – La corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato alla procura della Repubblica di Tempio contro la sospensione del gup dell’ordinanza di demolizione di una delle case abusive della Maddalena.

FOTO450_fiordalisiLa vicenda sarà ora passa al vaglio del tribunale che si dovrà esprimere sul provvedimento che venne sospeso nel febbraio del 2014, quando le ruspe della Procura inviate sull’isola daal capo degli uffici inquirenti Domenico Fiordalisi vennero bloccate mentre stavano per abbattere l’abitazione che Giuseppe Nieddu, un operaio maddalenino con moglie e tre figli, aveva realizzato a Punta Gatta nel 1996. Il legale dell’uomo, l’avvocato Aldo Kersevan, aveva inoltrato una istanza di sospensione al gip del tribunale Marco Contu sostenendo d’aver avviato un contenzioso contro il Comune con un ricorso alla presidenza della repubblica.

Il gip bloccò le ruspe e i pubblici ministeri Domenico Fiordalisi e Angelo Beccu inoltrarono un ricorso per Cassazione. Dopo quasi due anni è arrivato il responso della corte suprema, che ha accolto le argomentazioni formulate nel ricorso della Procura, rimandando la decisione di merito al tribunale in composizione collegiale che dovrà esaminare ed esprimersi sulla vicenda un mese.

Nel frattempo la famiglia Nieddu, attraverso il suo legale, ha avanzato richiesta di sanatoria in deroga agli uffici competenti della Regione Sarda.

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La Cassazione dice sì alle demolizioni delle case abusive

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(L’Unione Sarda) – La Procura di Tempio incassa un altro importante pronunciamento della Corte di Cassazione sulla vicenda delle demolizioni di La Maddalena.

Infatti, è stato hanno accolto un ricorso dei pubblici ministeri Domenico Fiordalisi e Angelo Beccu, contro la sospensione di un provvedimento di demolizione dell’edificio di proprietà del maddalenino, Giuseppe Nieddu.

Il Tribunale di Tempio, nell’aprile del del 2014, aveva fermato le ruspe, accogliendo la richiesta del legale di Nieddu, Aldo Kersevan. Perché, avevano stabilito i giudici galluresi, l’ordinanza della Procura non poteva essere eseguita, in quanto era pendente un ricorso al Presidente della Repubblica.

La Cassazione, invece, ha ritenuto valide le argomentazioni dei pm. Con una sentenza penale passata in giudicato e la condanna alla pena accessoria della demolizione, un ricorso amministrativo non può bloccare l’intervento della Procura.

Ora il fascicolo ritorna a Tempio per una nuova decisione del Tribunale.

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