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La Giunta Regionale impugna la decadenza della Todde davanti alla Corte costituzionale

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Rassegna Stampa

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REDAZIONE – La Giunta regionale ha approvato la delibera che dà il via al ricorso alla Corte costituzionale contro il provvedimento di decadenza della presidente Alessandra Todde notificato ai primi di gennaio dal collegio di garanzia elettorale della Corte d’Appello di Cagliari. 

Lo scrive oggi il quotidiano L’Unione Sarda.

Il provvedimento dell’esecutivo è stato adottato a seguito della mozione del Consiglio regionale che impegnava la governatrice a sollevare il conflitto di attribuzioni con lo Stato.

La tesi a fondamento del ricorso è semplice. Se cade la presidente – visto il meccanismo elettorale approvato con legge sarda – si scioglie anche l’intero Consiglio regionale. Ma, sostengono a Villa Devoto, l’organo assembleare può decadere solo nei casi previsti dallo Statuto.  E se si parla di sfiducia dell’Aula, decesso, gravi violazioni di legge o atti contrari alla Costituzione (e allora interverrebbe il Quirinale), non sarebbe contemplata la possibilità di scioglimento sulla base di un provvedimento come l’ordinanza ingiunzione emessa dal collegio di garanzia (considerato “organo statale”) a causa di un pasticcio sulla rendicontazione delle spese elettorali, come è successo nel caso Todde.  

Intanto resta in piedi il ricorso al Tribunale ordinario presentato dal pool di avvocato che tutela gli interessi della governatrice: la prima udienza è fissata per il 20 marzo. 

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