CULTURA & SPETTACOLO

La Maddalena cuore del cinema sardo

La Nuova Sardegna

Presentati i progetti finali dei gruppi di lavoro

Un Centro di alta formazione e il Premio Solinas

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SASSARI – Nel 1985 su iniziativa di Felice Laudadio, sostenuto da Franco Cristaldi e Gian Maria Volonté, prendeva forma il progetto di un premio per sceneggiature originali e inedite come omaggio a Franco Solinas, scomparso prematuramente tre anni anni. Un riconoscimento nuovo, nato per mettere l’accento sul ruolo dello sceneggiatore. Mestiere portato avanti con passione da Solinas, autore tra gli altri di film come “Kapò” e “La battaglia di Algeri” diretti da Gillo Pontecorvo. Ad amici e colleghi conosciuti lavorando a Roma, grandi nomi che insieme a lui hanno fatto la storia della settima arte, Solinas aveva fatto conoscere La Maddalena che sempre rimase il suo luogo del cuore.

Non poteva quindi che nascere nell’isola il Premio a lui dedicato, riconoscimento che dal 1986 è diventato un punto di riferimento nel panorama cinematografico non solo nazionale. Sono oltre novanta i film da realizzati a partire da sceneggiature premiate (come “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino) o almeno finaliste (come “Perfidia” di Bonifacio Angius). Nel corso degli anni il Premio Solinas si è dovuto però spostare, lasciare la Sardegna. La sua casa naturale resta l’Arcipelago e l’obiettivo degli organizzatori è riportarlo lì. E non solo. Al ritorno alla Maddalena si vuole legare anche il progetto della realizzazione di un Centro di alta formazione per il cinema e l’audiovisivo. Di questo si è discusso durante i lavori del “Cantiere delle storie”, iniziativa guidata dall’Università di Sassari e dal Premio Solinas, in collaborazione con le Università di Cagliari e Tor Vergata, il Comune della Maddalena, il festival Cinemed di Montpellier, l’Istituto italiano di cultura di Madrid.

Un ambizioso progetto finanziato dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca che unisce scrittura cinematografica e architettura con l’obiettivo di mettere sul tavolo le migliori idee progettuali per la realizzazione del Centro alla Maddalena.

Scenari che sono stati presentati ieri dai gruppi partecipanti, composti da studenti di vari corsi di laurea, sceneggiatori, architetti, docenti e finalisti del Premio Solinas. Padrona di casa l’Università di Sassari «alla guida di un progetto – ha sottolineato il rettore Massimo Carpinelli – che mette insieme diverse realtà, per la crescita di un territorio».

Quello della Maddalena felice, come ribadito dal sindaco Luca Montella, di poter riabbracciare il Premio Solinas rappresentato da Francesca Solinas, Annamaria Granatello, Emanuele Bevilacqua. Per mettere a fuoco le linee progettuali del Centro, i partecipanti ai lavori si sono confrontati in particolare su tre aspetti: la visione cinematografica che vorrebbero rappresentare alla Maddalena, il target a cui rivolgersi, gli spazi destinati a diventare una casa per il cinema. Molto variegate le proposte, presentate dagli studenti durante la conferenza di ieri. Dall’idea di una cittadella delle immagini, alla visione di un’isola che sfruttando la sua posizione al centro del Mediterraneo possa diventare luogo privilegiato di incontro tra diverse culture. Dal progetto di un polo legato al cinema di genere e allo sviluppo degli effetti digitali, a quello di un centro specializzato in riprese sottomarine. E poi tante idee per coinvolgere anche la comunità locale: da sale polifunzionali, a cineteche per conservare il patrimonio audiovisivo legato all’Arcipelago, a possibili festival. Non ricordato dai ragazzi, ma uno esiste già da anni: “La valigia dell’attore” dedicato a Gian Maria Volonté che nel discorso di un’isola sempre più a vocazione cinematografica potrebbe diventare una risorsa ancora più importante.

Sui vari spunti continueranno a lavorare gli studenti di architettura dell’Università di Sassari, puntando su una serie di spazi da riqualificare nel territorio della Maddalena per arrivare alla realizzazione del Centro. Progetto che il Governo promette di sostenere: «Crediamo fortemente nel cinemale parole di Gianluca Lioni, portavoce del Ministro per le attività culturali Dario Franceschini. Il progetto che è stato elaborato e presentato in questi giorni è bellissimo, scommette sulle nuove generazioni e le loro idee e proprio in base a questo il Ministero troverà sicuramente la forma per assicurare il giusto sostegno».

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