La Maddalena. E’ ora di capire che “L’Ospedale Paolo Merlo va potenziato”
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REDAZIONE – Non servono più le medagliette di circostanza: Ci vogliono i fatti! – A confermare il concetto secondo cui l’Ospedale Paolo Merlo di La Maddalena va potenziato, da troppi anni ormai declassato, sono le dichiarazioni rese in questi giorni dalla stessa ASL GALLURA con una nota stampa, da dove si evince con chiarezza la sempre più richiesta di sanità pubblica sulla nostra Isola.
Il Paolo Merlo, è sempre stata una struttura sanitaria, allora definita Presidio Ospedaliero, che sino alla sua ultima gestione da parte del grande Prof. Romeo Milani, ha sempre soddisfatto tutte le richieste di assistenza sanitaria sull’Isola e nelle zone limitrofe del nord Gallura:
- Chirurgia
- Medicina
- Cardiologia
- Pronto Soccorso
- Sala Parto e Punto Nascita
- Pediatria
- Dialisi
- Camera Iperbarica
- Ambulatori specialistici vari
Negli anni ’90, bisogna ricordarlo, durante la prima amministrazione Comiti, inspiegabilmente, (e direi anche astutamente…), e dopo il pensionamento del suo Direttore Sanitario Prof. Romeo Milani – (e soprattutto dopo la chiusura della Base US. Navy con il ridimensionamento della Marina Militare) – le varie amministrazioni ASL hanno cominciato, piano piano, a redimere l’Ospedale maddalenino, riducendolo ad una semplice infermeria, senza che alcuna amministrazione comunale in carica abbia mai mosso un dito per impedire questo disastro.
La Maddalena, Isola nell’Isola, è stata così abbandonata a se stessa con una sempre più crescente ed evidente carenza di Sanità Pubblica, che si è vista chiudere tutti quei servizi di vitale importanza.
Numerose sono state le proteste da parte dei cittadini, inascoltati, e numerosi sono stati anche i fasulli interventi posti in essere della politica locale… sempre pronta a mettersi in mostra davanti ai giornali e alle televisioni, al solo scopo – evidentemente – di farsi la consueta bella passeggiata di propaganda in palcoscenico… e persino legandosi clamorosamente alle inferiate dello stesso Ospedale…
Ma finalmente ora si scoprono le carte con un segnale di buon auspicio – (sperando che non sia il solito falso allarme mediatico da ballerine…)
Allo stato attuale, il Pronto Soccorso di La Maddalena viene definito pubblicamente un punto di riferimento non solo per i turisti ma anche per la zona nord della Gallura.
A certificarlo sono i numeri e le considerazioni rese note dalla stessa ASL GALLURA: la struttura di emergenza-urgenza del “Paolo Merlo” di La Maddalena, nel 2023 aveva chiuso con 8.977 accessi (Pronto soccorso), di cui 80 codici rossi, e al 16 giugno del 2024 gli accessi sono già 4.300, con una stima di chiusura per la fine del 2024 di 10.000 passaggi.
«Sempre più pazienti anche dalle zone limitrofe si rivolgono al Pronto Soccorso dell’Ospedale Paolo Merlo – sottolinea il Dottor Pietro Fortuna, Responsabile del servizio – e riusciamo a dare risposte grazie al lavoro di una equipe composta da quattro medici compreso me… A La Maddalena c’è un clima di grande collaborazione tra tutti i sanitari Medici, Infermieri ed OSS e questo è importante anche in vista dell’emergenza estiva che siamo pronti ad affrontare. Un supporto fondamentale per il nostro reparto di Emergenza, a cui possono afferire pazienti con patologie tempo-dipendenti, utenti che hanno necessità di accesso ai reparti specialistici e ad alta intensità di cura sia dell’Asl Gallura che degli HUB di Sassari e Cagliari, a cui afferiscono i pazienti più gravi dopo la stabilizzazione nel nostro presidio, con il supporto irrinunciabile del trasporto tramite elicottero con il quale riusciamo a garantire una ospedalizzazione nel reparto più adeguato e in tempi brevi…”
Rilevato ciò, bisogna ricordare, comunque, che il sistema sanitario nazionale negli ultimi 30 anni è stato fortemente compromesso da una scellerata politica di risparmio, accompagnata da tante regole disastrose, subendo anche la dura prova dalla pandemia di Coronavirus alla quale, chiaramente, non eravamo preparati.
Ma per molti politici, ora che i buoi sono scappati dal recinto, sembrerebbe che sia arrivato il momento di pensare ad una ristrutturazione profonda della sanità italiana e delle sue prestazioni che stanno pericolosamente danneggiando tutti… senza però – (si spera) – di utilizzare la solita bacchetta magica di circostanza…
Speriamo Bene!
(Alberto Tinteri)
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