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La Maddalena. Il Carrozzone degli sprechi naturali

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Un pensiero a voce alta…

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REDAZIONE – Per farla breve… La storia inizia nel 2007, quando qualcuno (chi?) progetta e realizza il Parcheggio di Stagnali, dotato di pannelli fotovoltaici. Per cui l’Ente Parco di La Maddalena  acquista anche due pullmini elettrici e numerose biciclette elettriche.

Ebbene, il Parcheggio non è mai stato utilizzato, i pulmini elettrici non sono mai stati utilizzati – (e poi sono andati anche a Olbia per una revisione; e da lì in poi sono scomparsi… depositati all’interno di capannoni). Per quanto riguarda le bici elettriche, non si sa che fine abbiano fatto.

Avevano dunque speso 1milione e 400mila euro per organizzare questo famoso parcheggio di Stagnali, che doveva servire per  limitare il traffico veicolare verso le spiagge a sud di Caprera. Il progetto, inoltre, prevedeva l’impiego di N° 2 autobubus elettrici (green) per trasportare i turisti sulle stesse spiagge: ragioni di sicurezza in caso d’incendio.

Risultato apparente: un’idea brillante del nostro Ente Parco.

Da non dimenticare – (Comunicato del 01.03.2011) – che “Il progetto di mobilità sostenibile e bike sharing, promosso in qualità di capofila dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, che nasce ed ha origine a seguito del progetto “Mascalzone Latino Team a Impatto Zero” curato dalla Società BP-SEC, ha ottenuto un finanziamento del Ministero dell’ambiente pari a circa 400.000 euro.

In conclusione, oggi ricompaiono i due pulmini elettrici, costati un botto di denari, ma questa volta li vediamo in transito al porto commerciale, sopra i carrelli rimorchio di un Tir, destinati alla rottamazione…

DOMANDA: Chissà se la Corte dei Conti esiste ancora?

(Alberto Tinteri)

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1 commento

Pierluigi mariottini

Il tuo rammarico è anche il mio,seppur da turista.
Intanto ho trovato l’isola molto più pulita,la plastica si può raccogliere, purtroppo gli italiani e perciò anche gli isolani vanno ancora fatti.
È passato un secolo e mezzo

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