La Maddalena inverte l’acqua potabile
di Fastame, Benjamin, Franco, Ciccio e Aurelio Zì Lallena
Un caso internazionale discusso a Ginevra
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GINEVRA – In uno dei recenti Convegni tenutesi a Ginevra, dal titolo “Il futuro del Vermentino. Finirà prima il petrolio o l’acqua da bere?”, c’eravamo io, Benjamin, Franco, Ciccio e Aurelio Zì Lallena.
Discutendo tra una pausa e l’altra, abbiamo scoperto che un tubo d’acqua immerso in un liquido riceve una spinta €lettronica che inverte la potabilità dell’acqua condotta.
Avendo poi preso in considerazione quanto accade dalle nostre parti, abbiamo cercato di ricostruire tutti i percorsi della situazione idrica:
Dato un punto C (chiamato Cannigione) e un punto L (chiamato La Maddalena), e un punto P (chiamato Palau), l’acqua potabile che parte sia da C a L, sia da P a L quando arriva a L diventa non potabile, per la legge del Petrol-Euro
(C:L = P:L /€ x 1.069)
e cioè: la spinta di € provoca la cagata pazzesca che abbiamo così denominato Forza Potionkin.
“Bella scoperta – ha subito starnazzato Aurelio Zì Lallena – quando ghi so i dinà, ghè qua magna, qua bì, e quà va a cacà… Se poi piglieti l’acqua di C e di P e la brumezzeti co u pisciu L dell’Acquedotto, cosa vuleti bì?”.
Saggezza popolare…
Per quanto è dato da sapere, l’acqua arriva in condotte efficienti da Cannigione – Caprera e può arrivare da Palau – S. Stefano secondo necessità di gestione di Abbanoa. È certo che a Cannigione e a Palau l’acqua distribuita è potabile. Poi, da almeno venti anni, ai rubinetti di casa nostra non è potabile, tranne un breve periodo in cui, di ora in ora, si alternavano ordinanze sindacali del tipo adesso sì – adesso no.
Mistero…
Forse miscelare quest’acqua con quella dell’Acquedotto potabilizzata (?) in loco e immetterla nelle vecchie condutture non è la migliore soluzione.
Chi deve risolvere?..
Mistero… il consiglio comunale non se ne occupa, sia come maggioranza, tanto meno come opposizione.
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Si sa che in audizione al Senato, il 20.07.2010, il sottosegretario Guido Bertolaso aveva dichiarato che in occasione dei famosi lavori per il G8, aveva eseguito i lavori per “garantire la potabilità dell’acqua per l’arcipelago della Maddalena, passando da una disponibilità di acqua potabile di 150 metri cubi al secondo a 3.500 metri cubi al secondo, abbiamo anche sistemato questo depuratore che come vedete non era particolarmente efficiente”.
Ma i numeri sono errati…
Probabilmente è un errore stenografico, (forse 3.500 mc/giorno, pari a 350 litri/giorno per abitante, il doppio del necessario).
Costi dell’impianto a parte (€. 6 MLN?) e Arcipelago a parte (60 isole?), penso che nel merito abbia però ragione, questi impianti sono standard… niente da inventare.
Si sa che il 18.07.2010 il Sindaco Sandokan Comiti aveva dichiarato: “La potabilità è legata ad alcuni parametri che dentro le nostre condotte sono abbastanza fluttuanti”…
Ma io non la bevo!
In pari data, i due amiconi epocali, non sono più in sintonia. E io pago!
Allora Aurelio Zì Lallena esclamò:
Ecco perché la scienza!…
…Bella scoperta… ghi mittiti u Cloro e l’Alluminio… e quà bì Alluminio diventa maccu!
Qualche anno fa, per mia curiosità – (risposi a Zì Lallena) – ho chiesto agli uffici competenti i bollettini di analisi ma non me li davano mai, poi il Difensore Civico della Regione, da me interpellato, ha ordinato di darmeli.
Da Sassari mi hanno subito invitato ad andare nei loro uffici… e lì ho trovato un collega di vecchia data con il quale abbiamo convenuto di gestire la questione con cautela… senza provocare tanti allarmismi.
Lui mi disse: “Gestisco i controlli di più di 100 Comuni, può capitare che per brevi periodi o per aree limitate, l’acqua possa essere non potabile ma l’unico Comune che da sempre non distribuisce acqua potabile è il vostro…
Vedi le analisi?… le sai leggere… che ne pensi?”.
La mia risposta: “Penso che quelle analisi le hanno anche i gestori e la pubblica amministrazione, mi preoccupano i metalli presenti, sono sicuro che non dipende dal processo – (la prima cosa che sa fare un missionario in Africa) – ma da imperizia – (se non volutamente peggio) – creare allarmismo non risolve, non so se è possibile, perché non conosco le reti, se fosse possibile escluderei la miscelazione per un mese per vedere che succede, altrimenti c’è da avviare un programma di controlli di processo in automatico e di rifacimenti di tubi, cercando di limitarlo ai punti critici”.
“Altra bella scoperta – esclamò ancora Aurelio Zì Lallena – è undi è u guadagnu?”
Hai ragione, dissi, se io vendessi acqua minerale o marchingegni di potabilizzazione per esercizi commerciali e privati – (soluzione buona per chi se lo può permettere) – mi dispiacerebbe qualunque intervento idrico che diminuisca il mio guadagno… a Te, per ora, non ti resta che fartela rimborsare da Abbanoa… o da Bertolaso… oppura continua a bere Cannonao da Liò!
Gian Janez Fastame
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