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La Maddalena. “Progetto Atena”, corso di difesa personale gratuito per le donne

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REDAZIONE – Nasce “Progetto Atena”, una iniziativa messa in campo dall’amministrazione comunale rivolta alle donne.

La finalità è quella di contrastare la violenza di genere permettendo di acquisire nozioni base ed avanzate di autodifesa personale.

I corsi saranno interamente finanziati dal Comune e rivolti a due tipologia di utenti: al personale femminile che lavora in luoghi sensibili come ad esempio ospedali, servizi sociali, guardia medica, ma anche alle ragazze già diplomante che si apprestano a frequentare un corso universitario presso grandi Città nonchè al personale femminile che presta servizio nelle forza armate o di sicurezza per le quali sono previste tecniche più avanzate di ammanettamento ed immobilizzazione.

La proposta è stata ritenuta meritevole di accoglimento e seguita dal delegato allo sport Milena Orrù e dal Presidente del Consiglio Giovanna Scotto con l’obiettivo di aiutare le donne ad acquistare autostima e sicurezza.

La presentazione del progetto “pilota” è avvenuta presso la sala del Consiglio Comunale davanti ad un pubblico esclusivamente femminile e nell’aula magna delle scuole superiori.

La violenza di genereha detto la Presidente Giovanna Scottoè ancora nel 2024 un problema costante, nella realizzazione di questo progetto ci abbiamo messo qualcosa in più rispetto al solo impegno amministrativo. C’è soprattutto molto sentimento a seguito della delicatezza della materia, il nostro intento è aiutare le donne a sviluppare una mentalità difensiva da portare dentro di sé tutta la vita”.

Un progetto in cui crediamo tantoafferma il delegato alla sport Milena Orrùovviamente non solo per i grandi benefici psico-fisici che derivano dalla pratica sportiva, ma soprattutto per l’importante obiettivo finale che intendiamo perseguire ovvero di permettere alle donne di raggiungere una capacità di analisi sufficiente per individuare il grado di pericolosità dei potenziali aggressori e acquisire le tecniche necessarie per potersi difendere. In molti casi questa consapevolezza salva la vita. Per il momento sarà un progetto pilota rivolto ad alcune categorie nella speranza di poterlo ripetere aprendolo a tutte le donne che ne sentano la necessità”.

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