CRONACA ED EVENTI

La Procura di Tempio apre una inchiesta sul concerto di Salmo a Olbia. “Assembramenti e senza mascherine”

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OLBIA – La Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta dopo il concerto di Salmo a Olbia a sostegno dei Comuni sardi colpiti dagli incendi, che ha visto sotto al palco migliaia di persone assembrate e senza mascherina, nonostante divieti e norme anti-Covid. Le indagini al momento proseguono “contro ignoti”, mentre l’accaduto ha suscitato un vero e proprio polverone.

Sul caso è intervenuto anche il governatore della Sardegna Christian Solinas, per smentire che l’evento sia stato organizzato dalla Regione: “Non si rimedia ai danni di un incendio appiccandone un altro. Il concerto improvvisato ad Olbia con l’intento, almeno così è stato detto, di sostenere le popolazioni danneggiate dai roghi, potrebbe averne acceso un altro, pandemico, considerata la grande folla di giovani accalcati e privi di protezione. Un grave e pericoloso errore. Affermare che l’evento è stato autorizzato dalla Regione, come scritto dal cantante Fedez, che ha ingaggiato con il collega un tiro incrociato di accuse e insulti che pur appassionandomi assai poco mi spinge ad intervenire per chiarire la verità. Quindi – aggiunge Solinas  – l’amico Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, sappia che non ho autorizzato alcun evento. Quanto al modo e agli strumenti per difendere dal virus non solo i Sardi ma anche i nostri graditi ospiti come lui, sappia vi sono migliaia di persone ogni giorno, ogni momento, impegnate non a chattare sotto l’ombrellone, ma a spendersi sul campo con generosità e con dedizione“.

Dal canto proprio, Salmo ha ribattuto: “Non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna.  Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato esattamente come le spiagge gli assembramenti per la finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela. Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole“.

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