La Sanità che funziona. Chi vuole il Vaccino antinfluenzale se lo deve pagare di tasca propria
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REDAZIONE – Se un cittadino non vuole correre il rischio di prendersi la tremenda influenza che sta imperversando l’Italia, e quindi anche la Sardegna, soprattutto anziano e/o fragile, prova a chiedere di poter essere vaccinato presso la propria ASL di appartenenza, così come il Ministero della Salute sta indicando e raccomandando vivamente a tutti ormai da lungo tempo, con spot televisivi presenti tutti i giorni in tutti i medi nazionali e regionali.
Ma come da copione: il mal funzionamento sanitario locale si fa subito sentire:
UNO DEI TANTI CASI: «Il medico di famiglia – spiega un 65enne olbiese a La Nuova Sardegna – ci ha indicato l’indirizzo mail dell’Asl al quale scrivere per prenotarsi. La mail è questa: vaccinazione.perlavita@aslgallura.it. Ho scritto immediatamente comunicando tutti i miei dati. Dopo un po’ ho ricevuto la risposta: “telefonare allo 0789 552185 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12”. L’ho fatto immediatamente. Ho chiamato per 62 volte, come risulta dal telefonino, e ho trovato sempre occupato.
Non mi sono rassegnato e ho chiamato ancora una volta. Dopo un’ora e mezzo, incredibilmente il numero è risultato finalmente libero: ho aspettato che rispondessero, aspettato e aspettato ancora, ma niente, non hanno risposto. È una presa in giro. Non è possibile che i cittadini vengano trattati in questo modo. Ti costringono ad andare in farmacia, a pagarti il vaccino di tasca e a cercare qualcuno che te lo faccia. Mi chiedo che cosa ne farà la Regione dei vaccini che ha comprato? Li butteranno? Perché la Regione non inserisce l’obbligo della somministrazione dei vaccini nella convenzione che firma con i medici di famiglia? Perché non usano l’hub vaccinale per il Covid, che è sempre vuoto?».
E senza tirarla troppo alle lunghe… questo – purtroppo – è uno dei tanti casi di persone che, a campagna vaccinale ormai avanzata, secondo le (inutili) indicazioni del Ministero della Salute, spiega come la nostra Sanità Isolana – (in questo caso in Gallura), ancora una volta, non funziona per nulla.
Alcuni medici di famiglia, da noi sentiti personalmente, riferiscono di aver iniziato la somministrazione con notevole ritardo, a causa di alcuni mancati accordi con la Regione, ma il problema, spiegano sommariamente, resta ancora per la grande mole di lavoro dovuta all’eccessivo carico di pazienti, ridistribuiti tra i pochi ancora in servizio, per la mancanza dei colleghi che sono andati in pensione e non ancora sostituiti.
La gran parte dei pazienti, in questo caso, si è dovuta quindi rassegnare alle lunghe attese al telefono – (…altro problema di comunicazione) – dell’Asl di Olbia e, ottenuto l’appuntamento (sorprendentemente per Gennaio), alla lunghissima attesa della somministrazione del vaccino, si dovranno recare poi negli uffici dell’Igiene pubblica… probabilmente quando ormai l’influenza sarà sparita…. (e chissà quanti vaccini dovranno buttare via…).
A La Maddalena, con notevole ritardo, è solo da qualche giorno che i medici di famiglia stanno somministrando i vaccini antinfluenzale.
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