La Sanità che funziona in Sardegna (?): «Pazienti in corridoio e tac urgenti dopo tre giorni»

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Rassegna Stampa

Ancora un incubo negli Ospedali sardi

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IL CASO – È l’ennesimo racconto sul dramma sanitario in Sardegna. Quella Sanità che funziona da 5 anni, sempre vantata dal Presidente della Regione uscente Cristian Solinas e dai suoi amici della Lega. E’ l’ennesimo caso denunciato, questa volta, dalla giornalista Elvira Serra del Corriere della Sera, raccontato sulla sua pagina facebook. La cronista, in transito all’Ospedale San Francesco di Nuoro, ha raccontato la difficile condizione del reparto di medicina e una disavventura vissuta da sua cognata.

«Non entravo al San Francesco da 15 anni, quando è mancato mio padre – scrive Serra – e mi ha fatto male il ricordo di quei giorni. Ma mi ha fatto più male vedere che ai miei concittadini non è più garantito il diritto alla salute».

Poi, allegando una serie di foto, Serra aggiunge: «Un’ala del reparto è completamente inutilizzata. Alcune stanze vengono usate per gli ambulatori. Le finestre sono chiuse con lo scotch per le medicazioni. Alcuni degenti sostano lì qualche ora, in attesa che si liberi un posto nell’altra ala, quella dove i malati alloggiano promiscui, le stanze dei maschi alternate a quelle delle femmine».

Ma è parlando della parente che emergono maggiori criticità: «I meno fortunati aspettano in corridoio. Tra loro, mia cognata».

La donna, ricoverata lunedì all’alba per una pancreatite acuta, avrebbe vissuto una degenza da incubo: «Ha dormito le prime due notti in uno dei famosi ambulatori – aggiunge Serra – in attesa della Tac “urgente” che le hanno fatto ieri, dopo tre giorni, scoprendo anche una polmonite».

Serra non manca, poi, di elencare le difficoltà vissute dai pazienti, costretti a dormire senza adeguata privacy, e lo slalom dei visitatori tra le barelle e i carrelli dei medicinali. E per questo arriva a invocare le dimissioni dei vertici Asl 3 (citandoli uno ad uno) per quello che ribattezza «un fallimento per cui non può esserci alcun alibi».

«Capisco il loro sconforto e il senso di impotenza nel non poter gestire meglio la cura dei malati. I loro sentimenti sono i miei. Ma la conseguenza coerente sono le dimissioni. Di fronte a un tale fallimento non può esserci nessun alibi», scrive citando, tra gli altri, il primario Salvatore Zaru.

               

Infine, sulle recenti politiche sulla sanità, arriva un altro affondo: «L’Ospedale San Francesco dipende dalla Regione Sardegna. Che provvede in autonomia alla copertura sanitaria dei suoi abitanti, destinando quasi la metà del bilancio al comparto salute, circa 4 miliardi», ma – si chiede Serra, rivolgendosi al governatore uscente Cristian Solinas e agli ultimi assessori alla Sanità Nieddu e Doria – «dove sono finiti in questi anni?».

Da qui, l’appello alla neopresidente Alessandra Todde: «Sulla salute vincerà o perderà la sua sfida», ma la speranza di Serra è che da nuorese possa capire la «rabbia» dei pazienti del San Francesco.

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