POLITICA

La Senatrice Loredana De Petris chiede il commissariamento dell’Ente Parco

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ROMA – Interrogazione a risposta scritta 4-06563 presentata dalla Senatrice LOREDANA DE PETRIS – (Gruppo Misto) – mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n.401 DE PETRIS – Al Ministro della transizione ecologica.

Premesso che:

il parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena è un’area geo-marina protetta composta da un vasto insieme di isole situate a nord della costa gallurese, nel tratto di mare tra la Sardegna e la Corsica. L’arcipelago fa parte della rete europea delle aree naturali di eccellenza europea essendo sito di interesse comunitario (SIC) e zona di protezione speciale per la presenza di numerosi habitat di importanza comunitaria e una straordinaria presenza di biodiversità;

istituito con la legge 4 gennaio 1994, n. 10, conformemente alla normativa di riferimento sulle aree protette, il suo ente gestore è disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1996, che ha anche introdotto le prime norme di salvaguardia. La gestione del parco si è rivelata da sempre problematica, talché, dopo varie vicissitudini, anche l’ultimo direttore, nominato a fine 2019, ha rassegnato le dimissioni nel mese di agosto 2021, ed è tuttora in corso l’ennesima procedura di selezione per l’individuazione della terna per la nomina del nuovo direttore;

ad oggi il parco non è dotato degli strumenti di gestione previsti dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, e specificamente il regolamento del parco (art. 11), il piano del parco (art. 12) e il piano pluriennale economico e sociale (art. 14), nonostante all’ente nel 2011 sia stata consegnata la documentazione predisposta dal raggruppamento all’uopo prescelto tramite aggiudicazione di gara. Risulta peraltro che l’attuale consiglio in carica abbia impegnato ulteriori fondi per l’aggiornamento del piano redatto e non adottato dall’ente, provocando la duplicazione della spesa con un evidente potenziale danno erariale;

nel tracciare un bilancio della gestione del parco dalla sua istituzione ad oggi, risulta del tutto evidente l’inadeguatezza dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi prefissati dalla normativa di riferimento. In particolare infatti, dall’istituzione, avvenuta 28 anni fa, ad oggi, non sono stati raggiunti obiettivi apprezzabili nel miglioramento degli standard di tutela del territorio e, lo stesso indirizzo gestionale e di governo dell’ente ha prodotto un progressivo peggioramento dei rapporti istituzionali con l’amministrazione comunale di La Maddalena;

numerose notizie di stampa evidenziano l’inadeguatezza dell’attuale gestione e in particolare si apprende che nelle ultime annualità: siano state del tutto trascurate le attività di abbattimento selettivo ed eradicazione dell’ibrido di cinghiale; siano stati omessi i controlli sul carico antropico sugli arenili; risulti l’assenza per gli anni 2019,2020 e 2021 dei campi boa in difesa delle praterie di posidonia oceanica. Si sarebbe altresì omesso di intervenire sulla pressione dei natanti nell’area del parco con evidente pregiudizio per l’ambiente marino e costiero; non risulterebbe esercitato il controllo nelle zone TA e MA del parco, ove è possibile accedere con l’esclusiva autorizzazione dell’ente e per soli scopi didattici e scientifici; nella zona TA di cala Coticcio nel 2021 sarebbe stato permesso ad alcune guide locali, in violazione delle misure di salvaguardia, di accompagnare sull’arenile gruppi di 70 turisti in mattinata e 70 nel pomeriggio. Inoltre, non risulterebbe che siano stati rispettati i tempi per il rilascio dei nulla osta e risulterebbero varie irregolarità nell’acquisizione e nella protocollazione delle domande di accesso alla selezione per la nomina del nuovo direttore del parco;

considerato che la protratta inattività e la generale inadeguatezza degli organi di indirizzo e gestione mortifica la mission del parco e inficia la partecipazione della comunità oltre che il coinvolgimento delle imprese attive sul territorio, con particolare riguardo a quelle operanti nel settore turistico, e comporta di fatto da una parte il mancato rispetto dei principi ispiratori della legge sulle aree protette dall’altra comporta il rischio di danni ambientali anche rilevanti in un’area geo-marina delicata e preziosa come questa,

si chiede di sapere:

  • se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quelle che l’interrogante considera inadempienze e irregolarità amministrative avvenute anche nell’ultima procedura di selezione pubblica del direttore;
  • se non ritenga opportuno intervenire, per quanto di competenza, al fine di rimuovere ostacoli per garantire una corretta e più funzionale gestione dell’organo di indirizzo dell’ente parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena;
  • se a fronte di una situazione di conclamate incapacità programmatiche dell’organo di indirizzo e di gestione così evidenti non ritenga opportuno avviare una completa verifica circa il rispetto della normativa di tutti gli atti amministrativi e gestionali dell’ente parco assunti negli ultimi anni;
  • se, per ripristinare l’immediata funzionalità di indirizzo programmatico e gestionale, non ritenga opportuno esercitare la facoltà di revoca dell’attuale organo di indirizzo dell’ente, e procedere con urgenza alla nomina di un commissario straordinario.

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