L’arte di Maria Rosaria Spina

La Nuova Sardegna

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In mostra in Comune

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LA MADDALENA – Una finestra sulla percezione del mondo si apre nell’arte di Maria Rosaria Spina. Artista autodidatta che affonda la sua arte nelle radici della cultura nuragica. Figure apotropaiche e studio attento delle immagini che si rifanno alla tradizione del culto della Dea madre e delle divinità che caratterizzano a loro modo il pantheon nuragico.

Il percorso artistico di Maria Rosaria Spina è fatto di sperimentazione e di un incrocio tra temi della tradizione e una reintrepretazione artistica che trasfigura e rifunzionalizza la realtà. Ieri ha presentato la sua mostra alla Maddalena che resterà aperta, nell’atrio del Comune, fino al 7 ottobre. Ma il suo percorso artistico è fatto di numerose personali nella penisola e nell’isola. Nel 2009 espone al museo di Sant’Antioco, nel 2012 all’Art Gallery di Sassari. L’anno successivo la vede protagonista all’interno di una mostra del Chiostro San Paolo e del castello Estense a Ferrara e, successivamente, alla mostra itinerante Tappeto Rosso che si è svolta a Sanluri, suo paese natale. Nel 2014 espone all’ Auditorium del Museo Paleontologico della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, alla biblioteca Gramsciana di Ales ed infine alla galleria Morsi d’ Arte di Oristano. Nei quadri Maria Rosaria Spina si può osservare una certa cura che richiama l’arte di Van Gogh e dei vortici di luce.

La mostra è stata presentata in una conferenza a cui erano presenti anche il direttore artistico Mauro Dessi, l’assessore alla cultura del Comune della Maddalena e quello alla Comunicazione. L’amministrazione

ha ringraziato l’artista perché ha scelto di iniziare il suo percorso alla Maddalena.

Nelle sue opere sembra dialogare, direttamente o indirettamente, con il passato, il presente e il futuro sublimando così sulla tela la contingenza pragmatica, storica in mera e atemporale poesia.

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