L’Assessore Carrera ha accusato il colpo?
Comunicato Stampa dell’Assessore Patrizia Carrera
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LA MADDALENA – Puntuale come le tasse è partita una seconda ondata di critiche per la prossima installazione di cassonetti a scomparsa nel Centro storico.
Per fortuna i cittadini non sembrano aver preso troppo sul serio l’allarme lanciato su Facebook da alcuni avversari storici dell’Amministrazione e la mobilitazione annunciata ha fatto un bel buco nell’acqua, raccogliendo pochissime persone.
Lasciando perdere le polemiche, poco sincere e molto elettorali, vorrei approfittare dell’occasione per invitare tutti a farsi un giro su internet, digitando “cassonetti a scomparsa”. Si scoprirà che si tratta di un sistema innovativo (quelli di La Maddalena sono i primi in Sardegna) adottato in molte città, comprese le città d’arte, che vivono di turismo: Firenze, Verona, Roma, Parigi, Amsterdam, ma anche, per restare vicino a casa nostra, Bonifacio, che così spesso viene citata come realtà da prendere ad esempio.
Le ragioni di questo progetto, come ampiamente discusso in numerosi consigli comunali, sono molte:
- Liberare il centro storico, il lungomare, la panoramica e le spiagge principali, dai mucchi di rifiuti incontrollati che si formano abitualmente, senza dover ricorrere ai vecchi cassonetti, brutti e anti igienici;
- Offrire finalmente un servizio di raccolta moderno e poco impattante a disposizione delle attività portuali;
- Rispondere alle esigenze dei numerosi utenti estivi, in particolare i turisti giornalieri ma anche quelli che stanno per più giorni, che spesso non hanno la possibilità di rispettare i turni settimanali del porta a porta, specialmente quando sono in partenza.
- Rendere ancora più efficiente il servizio di raccolta differenziata;
Sarei pronta a scommettere che quelli che oggi si lamentano per l’installazione delle isole a scomparsa in Piazza Comando, sono gli stessi che hanno protestato quando l’Amministrazione tolse i vecchi cassonetti a vista dalla stessa Piazza e da tutto il Centro storico.
Qualcuno, resosi conto che criticare ogni novità alla fine risulta controproducente, ha iniziato a correggere il tiro argomentando che le isole a scomparsa vanno bene, ma andrebbero collocate altrove. A questo proposito ricordo che i criteri fondamentali per l’installazione di questi impianti, sono i seguenti:
- Fruibilità e accessibilità, vicinanza alle spiagge, presenza nelle aree più frequentate del Centro.
- Manovrabilità per i mezzi impiegati per lo svuotamento, la cui lunghezza è simile a quella di un autobus e hanno dunque necessità di adeguata viabilità.
Questi ultimi due aspetti sono ben noti a chi oggi si avventura in polemiche inutili ma solo un anno fa, nel dicembre 2013, in seguito alla riunione organizzata per tutti i Consiglieri comunali, venne a conoscenza dei dettagli del progetto, inclusa l’ubicazione in Piazza Comando e negli altri siti, e non ebbe nulla da ridire. In quella riunione si comunicò che la Giunta aveva deciso di rinunciare all’isola ecologica di Cala Gavetta, in seguito alle polemiche e alle preoccupazioni, forti ma senza fondamento, di alcuni cittadini. La riunione in questione, il cui verbale verrà nuovamente pubblicato sul sito del Comune, insieme al presente Comunicato, era stata convocata proprio per sciogliere gli ultimi nodi e condividere con tutti i consiglieri comunali il progetto definitivo, in modo da poterlo mandare avanti senza ulteriori intoppi, se non quelli burocratici o dovuti ai limiti di spesa imposti dalla legge.
L’Assessore ai Lavori Pubblici – Patrizia Carrera
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Io, invece, la penso così…
Chi non muore si rivede… anzi: si vede!
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Premessa: L’ansia può avere diverse origini e tante forme. In generale, viene innescata da una mancata risposta di adattamento dell’organismo sottoposto a stress di natura prevalentemente psichica che provoca, innanzitutto, forti e prolungati sensi di nausea…
La “puntualità come le tasse” di molti cittadini, come dice la Carrera, che li esclude subito dalla vita sociale del Bronx, purtroppo, altro non è che il risultato forzato di uno stress civico che ha provocato la sindrome della puntualità nel pagare quelle tasse aumentate proprio da questa Brillante Amministrazione…, dico io, incapace di amministrare e, dunque, divenuta causa predominante dei forti e prolungati sensi di nausea che molti di noi, ormai fortemente stressati, stanno esternando pubblicamente… senza nulla poter fare.
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La brutta questione dei cassonetti a scomparsa
Per certi versi potrebbe ritenersi anche una lodevole iniziativa… ma non ha nulla a che vedere con i soliti soggetti avversari politici di questa Amministrazione in carica, dovrebbe, invece, essere recepita come l’ennesimo malessere cittadino a cui si vuol far finta di non sentire.
La mobilitazione annunciata domenica scorsa da alcuni politici locali, a mio avviso, non ha fatto per nulla “un bel buco nell’acqua”, perche questa protesta è nata soprattutto raccogliendo dal Web le numerose lamentele esternate, la cui partecipazione ha fatto rilevare un dato di circa 3.800 persone molto scontente di questa decisione comunale, soprattutto nel posizionare questi cassonetti nel centro storico fronte mare… WATER FRONT…
Nessuno si è lamentato o ha detto che i cassonetti a scomparsa sono inutili ma ciò che viene rilevato e contestato, soprattutto, sono i luoghi in cui dovrebbe sorgere questo servizio.
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Ma fate attenzione…
Da numerose recensioni pubblicate su vari siti Web da molti Comuni Italiani, ho potuto apprendere che uno dei principali e più frequenti inconvenienti dei così detti cassonetti a scomparsa, è quello della loro esposizione alla pioggia che, sistematicamente, manda in tilt l’impianto di sollevamento. Per questa ragione, viene sottolineato soprattutto politicamente, serve che apposito personale tecnico, esterno alla Ditta appaltante del servizio cittadino di rifiuti, debba prontamente effettuare una particolare e dispendiosa, nonché continua manutenzione, cosa che in tempi di spending review, purtroppo, non consente di destinare le dovute risorse a questo servizio.
Infatti, pericolosamente, Legambiente segnala che in caso di (probabile) blocco del meccanismo che consente ai cassonetti a scomparsa di risalire a livello strada per essere svuotati, i rifiuti mal odoranti ivi contenuti, sono costretti a rimanere per lungo tempo, per metà dentro e per metà fuori, sommersi dall’acqua piovana… – E nel nostro caso, mi permetto di considerare io, durante le giornate di prolungato forte vento – (Ponente o Scirocco, come nel caso di Piazza Comando o davanti al Banco di Sardegna), si potrebbe verificare uno spargimento incontrollato di rifiuti in tutta l’area cittadina (turistica) interessata.
Poi, senza entrare nel merito del copia/incolla di comodo riportato nel comunicato stampa, circa il paragone fatto tra le Città di Firenze, Verona, Roma, Parigi, Amsterdam etc con La Maddalena, sarebbe come dire:
…un Nano – come me – può indossare gli stessi pantaloni di un Corazziere.
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Ma la filippica dell’Assessore Carrera, palesemente furviante, sulla descrizione tecnica di cassonetti a scomparsa, sempre contenuta nello stesso documento pubblico, altro non sembra che la classica politichese argomentazione della supercazzola, simpaticamente mirata a superare l’evidente incapacità politica ancora una volta smascherata dalla consueta protesta cittadina… peraltro prevalentemente vomitata sul web… dal calduccio delle proprie case…
Ma secondo voi… Domenica pomeriggio, con quel freddo… chi aveva voglia di andare a protestare in Piazza Comando, per poi farsi prendere per il culo… con queste chiacchere?…
Ed ecco, che allora, la gente ha preferito lanciare le sue proteste tramite Facebook…
Forse bisognerebbe meditare realmente su questi Cassonetti a Scomparsa… segnalati ampiamente come “Difettosi e Dispendiosi per la manutenzione”… che, nel nostro caso, addirittura, dovrebbero essere collocati nei principali salotti turistici della nostra Città.
Pace e Bene!… e chi se visto se visto… sino a maggio!
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Alberto Tinteri
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