L’Ente Parco… inutile e dispendioso

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Il Carrozzone degli sprechi natuarali…

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LA MADDALENA – Intorno al terzo parcheggio di Stagnali, da 1.400.000 €uri,  dell’ENTE  PARCO, volteggia una generica accusa di disfattismo pubblicata di recente sulle pagina di Guardiavecchia.net su Facebook: spero che sia rivolta anche a me, quale co-autore dell’articolo pubblicato nel medesimo sito avente come titolo: A Stagnali… il Sacro Parcheggio di Garibaldi”.

Non so se esiste ancora la libertà d’opinione, so soltanto che, se critico, presento anche una soluzione, che in questo caso è quella di voler disfare proprio l’Ente Parco e spiego perché.

Prima di tutto, distinguiamo tra Parco ed Ente Parco, che sono due cose diverse:

–   il primo è un sito vincolato dalla tutela ambientale,

–   il secondo è un ente inutile, doppione del Comune,  che un Presidente della Regione chiamava stipendificio”.

Il concetto di massimo vincolo di tutela ambientale è quello determinato dall’appartenenza di un luogo a un sito convenzionalmente denominato “Natura 2000”, che comprende i SIC (cioè i Siti di Interesse Comunitario)… e quando questi SIC comprendono specie di particolare interesse, divenendo così ZPS  (cioè Zone di Protezione Speciale) e/o ZSC (cioè Zone Speciali di Conservazione); tutti i siti compresi nella rete “Natura 2000” discendono da un accordo Stato-Unione Europea e, se qualcuno vuole  cambiare qualcosa, deve fare un nuovo accordo con l’Unione Europea.

Quanti sono?

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(Per approfondire si può visitare il link: http://www.minambiente.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia)

Quindi, per i 2.589 “Siti Natura 2000”, dovrebbero esistere 2.589 Parchi Nazionali.

Ebbene No!

Ne esistono solamente 23, di cui 2 in Sardegna: l’Asinara e La Maddalena.

Ora ci domandiamo: tutti i 2.566 rimanenti “Siti Natura 2000” da chi sono gestiti?

Risposta: Dalle comunità locali.

Esistono poi 124 Parchi Regionali in Italia (di cui 4 in Sardegna), gestiti ovviamente da organi designati dalle Regioni.

Premesso che l’elemento più determinante per la tutela ambientale, specialmente per una ZPS è l’impatto antropico e facendo riferimento all’Arcipelago di La Maddalena, con l’ipotesi che questo fosse disabitato e chiuso, la sua tutela – ovviamente – sarebbe nella logica dei fatti.

Ma per nostra fortuna, ci abbiamo sempre vissuto bene… fino alla costituzione dell’Ente che nei suoi bilanci esalta una “bigliettazione proficua”.

Ebbene, Io affermo che l’ambiente del nostro Arcipelago era più tutelato prima che si costituisse l’Ente… e se qualcuno vuole gli esempi del peggioramento sono pronto a documentarli… ma ora preferirei evitarlo per amor di Patria.

Ma ora bisognerebbe chiedersi:

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– Quante persone può accogliere questo Arcipelago?… e Quante auto al giorno possiamo accogliere?

– Quante persone, senza turbare l’equilibrio esistente, possono accedere contemporaneamente a Caprera, alla spiaggia del Relitto o a Cala Corsara di Spargi?… o quante barche possono ormeggiare contemporaneamente al Porto Madonna o a Cala Napoletana?

– Dove scaricano le acque nere?

– Quali servizi vengono offerti dall’Ente Parco nelle aree in cui vengono depositati i  rifiuti differenziati?

1.000 persone al giorno? 10.000 persone al giorno? – Questo è il concetto di impatto antropico: senza la definizione del quale a che cosa serve un Ente?

Personalmente sono favorevole alla frequentazione consapevole, cioè stabilendo esattamente l’impatto antropico; allora ben vengano gli ospiti e chiediamo all’Ente Parco di programmare le visite (come fanno all’Asinara), favoriamoli nella bassa stagione, informiamoli e offriamogli i servizi, come è compito e come può fare invece un Comune che coinvolgerebbe gli operatori turistici, organizzando i servizi di raccolta rifiuti, coinvolgendo e stipulando un accordo anche con la ASL per l’assistenza sanitaria e, magari, anche un accordo con Abbanoa. Si può così realizzare un Piano dei  servizi nautici e di posti barca al centro dell’Isola Madre, in cui gli esercizi commerciali diventerebbero parte attiva della nostra economia; dove si può concedere un servizio di raccolta di acque nere e di sentina nel circuito operativo del Porto turistico Comunale.

Ad esempio…

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Con buon senso, il Comune di Ponza – (e non l’Ente, che fortunati loro non hanno) – non esegue e non vanta “la bigliettazione proficua” – ma ha autorizzato un gruppo di giovani locali dotati di apposito natante a passare periodicamente tra le imbarcazioni da diporto ormeggiate, fornendo un servizio di ritiro rifiuti; non gli chiede la bigliettazione proficua, gli ritira i rifiuti, si offre per le piccole commissioni e riceve in cambio 5 €uri, che vanno al natante che offre questo importante servizio e non al Comune o all’Ente. Un Comune che punta sul turismo dovrebbe disimpegnarsi in questo modo a costo zero favorendo anche l’occupazione locale… perché nel suo territorio non ha bisogno di un secondo Ente.

È acclarato che nell’Arcipelago di La Maddalena c’è l’unico Parco che coincide esattamente con tutto il territorio del suo Comune. Se sono seduto su una panchina in piazza non posso toccare una pianta spontanea perché fa parte del Parco. E il Parco programma le aiuole e i vasi da fiore in piazza da assegnare in cura a chi ne fa domanda: altrove lo fanno i Comuni.

La perimetrazione della ZPS è più razionale, escludendo l’area urbana compresa grosso modo tra il Ponte di Caprera- Nido d’Aquila-Guardiavecchia-Villaggio Piras-Ponte di Caprera.

A questo punto, c’è bisogno di avere un sindaco e un presidente gemelli diversi, due direttori tecnici, due direttori amministrativi, i falegnami dell’Ente, eccetera?

C’è bisogno di avere dei bigliettai guardiaparco, senza alcuna qualifica di pubblici ufficiali, quando abbiamo già una Polizia Municipale che può arruolarli?

Dico qualcosa di nuovo se affermo che per amministrare il territorio di un Comune basta il Comune?

Chi può ostacolare che la tutela del territorio sia competenza del suo Comune?

Basta che il personale dipendente dell’Ente Parco, e relativamente al 2013 la dotazione finanziaria era di 7.098.528,94 €uri, per spese totali previste, oltre i 5.233.735,65 €uri di avanzo di amministrazione dell’Ente passino al Comune. Vedi al link:  http://www.lamaddalenapark.it/download/urp/2014/consuntivo-2013.pdf

Non ho detto aboliamo il Parco, ho detto disfiamo questo inutile Ente Parco, miglioriamo così anche il bilancio del Comune.

basta pensare che le entrate tributarie annuali che versiamo al nostro Comune sono di 7.900.969,00 Euro: se fate i conti è come se pagassimo i tributi due volte.

E andrei per gradi…

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Iniziamo a chiedere al Presidente della Regione, che ha il compito di proporre la nomina, che alla scadenza dell’attuale mandato il nuovo Presidente del Parco sia il prossimo Sindaco pro tempore… (e così deludo chi si vuole riciclare e le tante attese di poltrona).

Se non capita prima, gli organi dell’Ente Parco durano in carica cinque anni ed i membri possono essere confermati una sola volta – (lo scrive il Ministero dell’Ambiente): vedi il link:

http://www.minambiente.it/pagina/organismi-di-gestione#sthash.8cF5THv2.dpuf.

Subito dopo  chiederei che la perimetrazione del Parco coincida con la ZPS, eliminando così il 90% delle discussioni tra i due Enti.

Così sarebbe più facile  chiedere l’inclusione dell’Ente Parco in un Ufficio Parco del Comune, e farei risparmiare allo Stato, cioè a noi, la metà dei 7.098.528,94 €uri, cioè 3.950.484 €uri.  Altrettanti vanno al Comune, che paga  1.304.000 €uri per i nuovi dipendenti, il resto lo decide il Comune.

I  guardiaparco? Nominati tra i vigili della già esistente Polizia Locale, col primo impegno di informazione e di accoglienza e con telecamera-macchina fotografica per i casi eccessivi.

Mi dite voi cosa ricevete in cambio quando l’Ente Parco spende 7.098.528,94 €uri?

marchese-comitiSo soltanto, perché me lo scrive il direttore il 26.05.2011, che l’Ente non si occupa di problematiche riguardanti le analisi delle acque marine (è vero, non si occupa mai di reflui urbani (nemmeno conosce le analisi) o di un sistema di raccolta delle acque nere e di sentina. So soltanto, perché il 17.04.2011, al fine di posizionare due pontili nell’ex-spiaggia consunta del Cavaliere e di installare dei parchi boe, un biologo e un responsabile tecnico dell’Ente scrivono che lì, come a Cala Lunga di Razzoli o a Cala Napoletana, “sul sito interessato dall’intervento non sono segnalate specie faunistiche e floristiche di interesse comunitario”. Confermando la domanda di fondo: a che serve un Ente Parco, se non sa niente della rete Natura 2000, del gabbiano corso e di altro di simile? Dove sono ora i pontili acquistati e (meno male) non posizionati? Se così fosse, ma non lo so: è danno erariale? Non me ne occupo e non credo.

Ho motivo di ritenere che non avevano  l’autorizzazione del Comune, mentre sono certo di averlo evidenziato per scritto alle Amministrazioni competenti e al Ministro dell’Ambiente.

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Veniamo al caso del Parcheggio di Stagnali.

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Qualcuno dice le bugie? Non credo:

La storia inizia nel 2007, quando qualcuno (chi?) progetta e realizza il Parcheggio di Stagnali, dotato di pannelli fotovoltaici. Per cui il Parco  acquista due pullmini elettrici. Il Parcheggio non è mai stato utilizzato, i pulmini elettrici non sono mai stati utilizzati (poi sono andati a Olbia per una revisione e sono scomparsi).

Danno erariale? Non credo.

Il 3 ottobre 2009 arriva Cristian Cocco per “Striscia la notizia”, mostra lo sfacelo e il portavoce del Parco  dichiara che il derelitto parcheggio diverrà efficiente entro un anno. Oggi è come da foto. Derelitto? Non credo.

Il 04.01.2012 l’Ente Parco annuncia che “nei primi mesi dell’anno appena trascorso è stata completata la messa in opera del nuovo impianto fotovoltaico di Stagnali”. Non credo.

Il Direttore del Parco, il 18.09.2012, mi scrive che l’Ente Parco non c’entra niente col Parcheggio (infatti non è Ente Parcheggio Nazionale), a me pare per la serie “a mia insaputa”, e mi nega l’accesso agli atti, perché non li ha.  Li ha? Non credo, ma non è insuperabile, la Regione mi dà tutto e subito. Volete sapere? Non credo.

Oggi il Presidente dichiara che sta lavorando al parcheggio da oltre tre anni, quindi prima del 2011, e già nel 2010 dichiarava che lui “personalmente col team di lavoro del Parco” ha lavorato al progetto di riqualificazione di Punta Rossa, riguardante il Parcheggio di Stagnali, per quanto trasmessomi dalla R.A.S, e per altre 40 pagine di documenti di cui dispongo, firmati con nomi e cognomi, per il momento riservati.

Oggi il Presidente ringrazia la Struttura Tecnica  di Missione, dimenticandosi che con la determinazione n° 1367 del 21.12.2011 l’Ente aveva “impegnato 400.000 €uri a favore dell’Unità Tecnica di Gestione (?)quale quota di cofinanziamento per l’intervento di realizzazione del parcheggio di Stagnali”. Poi, non si era adombrato per la mancata realizzazione del parcheggio? Non credo, ringrazia.

Il progetto, finalizzato a favorire la partecipazione del pubblico al Louis Vuitton Trophy (realizzato nel precedente Giugno 2010) viene pagato l’8 aprile 2012, per 140.460 €uri, dal Commissario Ugo Cappellacci all’architetto assunto dal Parco a tempo determinato dal 1.12.1998, poi  con vari contratti e co.co.co successivi fino all’assunzione a tempo indeterminato dal dicembre 2010. Personalmente non ho dubbi, è tutto corretto.

A me pare la stessa storia delle bici elettriche acquistate per il “bike-sharing”. Il comunicato stampa del 01.03.2011 dichiarava “Il progetto di mobilità sostenibile e bike sharing, promosso in qualità di capofila dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, che nasce ed ha origine a seguito del progetto “Mascalzone Latino Team a Impatto Zero” curato dalla Società BP-SEC, ha ottenuto un finanziamento del Ministero dell’ambiente pari a circa 400.000 euro.

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Che fine hanno fatto le bici? Non so… e i pulman elettrici?

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Lo “stipendificio”?

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Non voglio esprimermi, giudicate voi. Di seguito indico alcuni numeri riguardanti voci significative ma non esaustive: un’analisi del bilancio dell’Ente (del 2013, ultimo bilancio noto) esige più dettagli e più tempo, in particolare per le spese correnti. So soltanto che i i dipendenti (compresi dei falegnami) sono 35 (all’Asinara sono 10), che  in totale costano 1.304.000 €uri (e fin qui il costo è giusto), che i dipendenti aggiuntivi a tempo determinato costano 509.828 €uri, che un direttore (finora un pensionato) costa € 43.310,90 + 30.708,08 + 20.064,99 =  94.083,97 + i buoni pasto (forse ?), e che tra  gli elenchi degli incarichi esterni (incompleti, non credo) ricorrono spesso gli stessi nomi, anche con due contratti contemporanei, ed anche un co.co.co assegnato dal direttore al presidente dell’Ente (per me regolare, credo).

Se poi leggete i curriculum vitae presenti, troverete che è possibile avere dei co.co.co per 5 anni continuativi e subito dopo essere assunti a tempo indeterminato, le normative erano queste.

Se volete approfondire vedi i link:

http://www.lamaddalenapark.it/ente-parco/amministrazione-trasparente/personale/dirigenti

http://www.lamaddalenapark.it/ente-parco/amministrazione-trasparente/organizzazione/telefono-e-posta-elettronica

http://www.lamaddalenapark.it/ente-parco/amministrazione-trasparente/organizzazione/organi-di-indirizzo-politico-amministrativo

http://www.lamaddalenapark.it/download/urp/2014/elenco-titolari-tempo-determinato-al-19-11-2014.pdf

http://www.lamaddalenapark.it/ente-parco/amministrazione-trasparente/consulenti-e-collaboratori

http://www.lamaddalenapark.it/download/trasparenza/1358858666.pdf

Quanto sopra mi ricorda le più recenti scoperte della sgienza rappresentate dal comico Crozza nelle vesti del Professor Zicchichi: dopo due mesi passati nel tunnel del Gran Sasso, io, Benjamin, Franco e Ciccio, siamo andati a Ginevra e lì abbiamo scoperto la materia oscura.

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Noi conosciamo solo il 4% di quello che chiamiamo materia, stelle, galassie, universo, il resto è per noi oscuro, sappiamo che c’è, lo dimostriamo, ma non lo conosciamo. Vedi i link:

https://www.youtube.com/watch?v=oIUA1D26u7o

https://www.youtube.com/watch?v=052p4FHLaJk

Avrei da aggiungere, ma Voi distratti non reggereste… allora qui finisce questa puntata.

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(Gian Carlo Fastame – Ingegnere Chimico)

Cittadino dell’Arcipelago del Comune di La Maddalena 

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