L’Isola dei Monumenti
L’Arte e l’Archittetura… non vanno mai in Crisi
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LA MADDALENA – La Sardegna ha una straordinaria concentrazione di monumenti archeologici e storico-artistici, distribuiti in tutto il territorio, in contesti sia rurali sia cittadini. Sempre nel campo dell’architettura civile si annoverano strutture militari come le torri costiere, finalizzate alla difesa dell’isola dalle incursioni barbaresche.
Fra l’Unità d’Italia e la ricostruzione dopo il secondo conflitto mondiale, la Sardegna è caratterizzata dall’allineamento sempre più marcato dell’architettura isolana e che va alle tendenze internazionali, con risultati che vanno dagli edifici storicismi del primo Novecento a quelli razionalisti del regime fascista, alle realizzazioni di alcuni dei più significativi architetti contemporanei.
Ma noi, a La Maddalena, siamo i più fantasiosi e i più moderni, riusciamo sempre a dare il meglio nel significato storico della nostra terra:
– Arbuticci, la nuova depandance estiva del Generale…
– la statua del Generale Garibaldi che ricorda il suo status di pensionato INPS;
– l’ammasso di ferraglie in Piazza Umberto Primo, con alle spalle i bellissimi edifici stile Umbertino…
…ed ora – dulcis in fundo – una pietra a Cala Gavetta… scolpita da un vincitore (senza nulla togliere) – dei soliti concorsi – (del tipo le sedie inchiodate agli alberi) – banditi dal nostro Parco.
Ma il problema non è dare un senso storico ai nostri monumenti, il problema è semplicemente di natura tecnica… legato alla cacca degli uccelli marini.
Il “Guano” è la principale causa del degrado di numerosi monumenti ed edifici pubblici. Si tratta di cacca molto aggressiva che rovina le pietre storiche ed anche quelle utilizzate per costruire nuovi monumenti: le altera e le viola.
Il Guano, dunque, è una Cacca particolarmente dannosa in quanto stravolge i monumenti, soprattutto quelli con protesi inutili e impattanti come, per esempio, quella che stanno per inaugurare a Cala Gavetta ad opera dei nostri mentore amministratori del Parco Internazionale delle Bocche.
Ma se il Guano dei piccioni “potrebbe devastare un pochettino questa nuova Opera d’arte”, la cacca di cui parliamo – cioè il Guano dei Gabbiani – è invece molto più dannosa e devasterebbe il monumento con piu aggressività… – Diventerà, quindi, una lotta contro i Gabbiani e i loro “regaloni”.
Ora, tralasciando per un momento l’aspetto tecnico della questione, non possiamo non soffermarci in un piccolo pensiero prettamente riferito ai continui sprechi di denaro pubblico che continuiamo a subire in religioso silenzio, pensando al perché le questioni più urgenti non vengano mai risolte, (…e cioé occupazione, strade bucate, decoro urbano, trasporti, sanità, etc).
Non voglio rischiare di rendere poco simpatico l’argomento, ma nel criticare questo “inutile e dispendioso monumento d’arte moderna”, mi domando:
Ma quale significativo emblema storico/culturale può essere attribuito a quest’opera in relazione alla nostra Isola?
(Scusate la mia ignoranza…)
Capisco anche l’inutile polemica che potrebbe venirsi a creare, per colpa della mia ignoranza… ma allora mettiamola in questo verso: Se vogliamo prevenire qualunque danno ambientale, culturale e storico a lungo termine di tutti questi beni storico-monumentali, diciamo che forse dovremmo cambiare questa classe dirigente e sperare che l’Europa non ci conceda più altri finanziamenti per completare i disastri che continuiamo a vedere, con coperture finanziare destinate al macero sociale… e che lo Stato, sempre connivente con il primo poltronaio del suo carrozzone che sponsorizza iniziative inutili di questo tipo, metta finalmente il becco in queste autonomie che servono solamente per garantire gli affari alle caste politiche… e, spesso, anche parentali.
Nel frattempo, non dimentichiamolo: i numerosi disoccupati, i prossimi della Saremar e tutta l’economia locale continua a camminare sulla lama di questo coltello pericoloso ed arrugginito.
Alberto TINTERI – (art. 21 della Costituzione)
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