L’Italia del 25 Aprile. Tensioni nelle Piazze, per fatti che non ci appartengono
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REDAZIONE – Da Nord a Sud sono previsti cortei d iniziative per festeggiare il 79° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
“Terroristi” e “assassini“. E’ il grido partito dal corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei Movimenti palestinesi, nel corso di queste celebrazioni a Piazzale Ostiense, a Roma. Le forze dell’ordine hanno diviso i due cortei che hanno iniziato a insultarsi e lanciarsi petardi, i due presidi si sono avvicinati, a dividerli il cordone della Polizia, mentre gli esponenti della comunità ebraica depongono la corona di fiori.
Insomma, Piazze blindate per il 25 Aprile, che ci impediscono di festeggiare una nostra importante ricorrenza
A Roma come a Milano si temono contatti e provocazioni tra la comunità ebraica e i manifestanti filopalestinesi. Presente anche Roberto Salis, in difesa della figlia Ilaria, militante antifascista e docente milanese di 39 anni, accusata in Ungheria di lesioni aggravate ai danni di due cittadini, indicati come neonazisti.
Nel capoluogo lombardo, non mancano i Partigiani, i Sindacati e i Leader delle opposizioni, con Antonio Scurati – e i suoi fatti professionali – con la solita manifestazioni di populismo che allontana dagli italiani (bisognosi di Sanità…) la vera festa della Liberazione.
L’allerta del Viminale è altissima per eventuali proteste violente.
Sul fronte istituzionale consueta cerimonia all’altare della Patria con il presidente Mattarella e le altre cariche dello Stato.
Giorgia Meloni sui social: “Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà“.
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