CRONACA ED EVENTI

Milano. Urla “Allah Akbar” e aggredisce i passanti

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Sarebbe questa l’integrazione?
(…invocata dalle nostro forze politiche di sinistra?)

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REDAZIONE(Dalla stampa Nazionale) – È stato denunciato dalla Polizia per lesioni, il 33 enne egiziano che questo pomeriggio ha aggredito tre persone in viale Monza a Milano, con un Corano in mano e la veste islamica indosso.

L’uomo si è scagliato contro tre persone, ferendone non gravemente una a pugni. “Urlava Allah Akbar”, hanno riferito alcuni testimoni.

L’aggressore, in evidente stato di alterazione psico-fisica, è stato bloccato dopo l’intervento di due volanti e trasportato al Policlinico per verificare se avesse o meno assunto sostanze stupefacenti o alcol. Il ferito, un 44 enne ecuadoriano, è stato invece portato all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo in codice verde.

L’assalitore è stato definito dagli inquirenti “persona caratterizzata da una forte ostilità verso la civiltà occidentale“, anche per le sue reazioni nei confronti degli agenti che lo hanno fermato e del personale sanitario.

Al momento è trattenuto in Questura a Milano, in attesa del provvedimento di collocamento in un centro per il rimpatrio.

Il 33 enne, precedenti specifici in materia di immigrazione, intorno alle 14.30 si è scagliato contro tre passanti, colpendo a mani nude un 44 enne ecuadoriano, poi soccorso e medicato per contusioni in ospedale.

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Ma si può continuare così?

N.D.R. – Dobbiamo renderci conto che lo Stato islamico, invocando la legge della sharῑ‘a, ostenta una barbarie che supera ogni immaginazione. Il suo compito sarebbe quello di ripulire la terra dell’islam, da tutto ciò che minaccia la sua purezza. E in nome di questa purezza vengono commessi i crimini peggiori: uccisioni, stupri, massacri, saccheggi, vendita e lapidazione di donne, uccisioni di gay, distruzione di siti archeologici e storici…

Ma dobbiamo tenere presente che questi ultimi eventi, riguardanti l’attacco allo Stato di Israele da parte di Hamas, nulla hanno a che fare con la questione Palestinese.

Nell’Islam la Shariʿa è quel complesso di regole di vita e di comportamento dettato da Dio, per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli. È un concetto suscettibile di essere interpretato in chiave metafisica o pragmatica.

  • Nel significato metafisico, la sharīʿa è la Legge di Dio e, in quanto sua rivelazione diretta, rimane assoluta e incontestabile dagli uomini.
  • In quello pragmatico, il fiqh, ovvero la scienza giurisprudenziale islamica interpretata secondo la legge sacra, rappresenta lo sforzo concreto esercitato per identificare la Legge di Dio; in tal senso, la letteratura legale prodotta dai giuristi (faqīh; pl. fuqahāʾ) costituisce opera di fiqh, non di sharīʿa.

Con l’osservanza della Shariʿa da parte dei mussulmani, dunque, i temi più drammaticamente attuali, sono: il fallimento della Primavera araba, gli attentati terroristici, la nascita dell’Isis, e successivamente di Hamas, la distruzione dello Stato di Israele e l’eliminazione dei cristiani in genere.

Questa grave situazione che colpisce tutti, purtroppo, viene descritta persino da un grande intellettuale arabo, lo scrittore Di Adonis, che spiega dettagliatamente le cause di questo terrorismo islamico.

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