“Modificare la legge elettorale per garantire parità di genere”

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REDAZIONE(ANSA-RAI3) – Coordinamento3 rilancia il tema dell’equa rappresentanza di genere.

L’associazione guidata da Carmìna Conte guarda alle prossime elezioni regionali del 2024 e rivolge un appello a politica, istituzioni, associazioni, perché sostengano la proposta di due emendamenti alla legge elettorale statutaria anche per rafforzare la norma sulla doppia preferenza di genere.

Coordinamento3 ha affidato lo studio della materia a due costituzionalisti e docenti universitari di Sassari e Cagliari, Carla Bassu, Diritto Pubblico Comparato, e Andrea Deffenu, Diritto Costituzionale.

I due esperti hanno messo a punto “due significativi emendamenti che se si vuole si possono votare con un’ ampia convergenza politica e in tempi rapidi – ha spiegato Andrea Deffenu – il primo riguarda la sostituzione del comma 4 dell’articolo 4 della statutaria. Dispone che in ciascuna lista circoscrizionale siano indicate alternativamente una candidatura femminile e una maschile, sempre in numero pari. Anche nel caso di due soli componenti in lista deve essere rispettata l’alternanza e la doppia preferenza“.

A illustrare il secondo è stata Carla Bassu. “E’ un comma aggiuntivo, dopo il comma 3bis dell’articolo 4 – ha detto la costituzionalista – dispone che tra i capilista di uno stesso gruppo nessun genere, maschile o femminile, possa essere rappresentato in misura superiore al 50 per cento“.

Si parte dunque dalla composizione delle liste elettorali “perché anche qui si nasconde l’insidia che inibisce l’ elezione in numero paritario delle consigliere – sottolinea Carmìna Conte – assieme a un uso talvolta improprio e strumentale della norma sulla doppia preferenza: le attuali 11 consigliere su 60, ovvero al di sotto del 20% rappresentano una realtà inaccettabile“. A quattro anni e mezzo dalla firma della “Carta di impegni per la parità“, sottoscritta da tutti i candidati alla guida della Regione “e poi dimenticatasottolinea Carmìna Contee a un anno dalla celebrazione dal 2/o congresso delle donne sarde, lanciamo questo nuovo forte appello“.

Coordinamento3 evidenzia come sulla “questione della rappresentanza” non possa calare il silenzio. “Non possiamo permettere nella composizione del prossimo Consiglio regionale il reiterarsi di uno squilibrio ormai anacronistico“.

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