CRONACA ED EVENTI

Montella Vs Sagheddu. Niente riprese video in Consiglio

montella CIAK

Prima un regolamento… dopo Pasqualino e le riprese

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LA MADDALENA
Intorno alla metà di Ottobre u.s.,  Antonello Sagheddu aveva presentato istanza al Sindaco Luca Montella per essere autorizzato ad effettuare le riprese video durante i Consigli Comunali, così come si fa in tanti comuni d’Italia:

(1^ istanza) Alla c.a. del Signor Sindaco,

in qualità di responsabile del sito web Liberissmo.net, mi pregio di inviarLe la presente per richiedere l’autorizzazione ad effettuare, a fini informativi, le riprese filmate dei Consigli Comunali.

Certo di un Suo cortese riscontro, colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti.

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sagheddu

Non vedendosi arrivare alcuna risposta dal Sindaco, Sagheddu provvedeva a formulare una seconda istanza:

(2^ istanza) – Alla c.a. del Signor Sindaco,

Buongiorno, mi trovo costretto a riformulare la richiesta dello scorso 26 ottobre 2015 con la speranza che si possa avere una risposta in merito.

A) Non risulta che altri colleghi abbiano mai chiesto il permesso di poter riprendere.

B) Non si chiede nessun contributo.

C) Crediamo di poter offrire un servizio al cittadino che non può frequentare il Comune durante i lavori dei Consigli Comunali.

D) Ricordiamo che quando eravate all’opposizione avete domandato a più riprese il perchè non venissero più trasmessi i Consigli Comunali.

E)      MASSIMA TRASPARENZA

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Attesi alcuni giorni dopo questa seconda istanza, non vedendosi ancora recapitare alcuna risposta da sindaco, Antonello Sagheddu, provvedeva a contattarlo direttamente sul suo telefonino.

Di tutta risposta, si sentiva dire che in quel momento si trovava fuori sede, a Torino e, prima di pensare alle richieste avanzate, aveva alcuni impegni più importanti, cioè quelli di organizzare le 2 cerimonie ufficiali in occasione dei defunti e della Festa della Forze Armate.

montella_sindacoOggi, assolti questi impegni, Il Sindaco Luca Montella ha fatto sapere a tutti di non aver dimenticato le istanze presentate da Antonello Sagheddu ed ha risposto con questa lettera:

Buongiorno…

non aderisco e nemmeno condivido le linee polemiche da Lei prescelte. Mi riporto, quindi,  alla esaustiva lettera allegata, pregando di dare risalto pari a quello di segno contrario.

Vedo, vedevo e vedrò sempre con favore la possibilità che i Consigli Comunali possano essere trasmessi anche in video. Credo infatti che “le cose del palazzo” debbano essere pubbliche e trasparenti, aldilà di quanti possano, con varie pubblicazione sul web, anche di natura polemica, instillare il dubbio che io la pensi diversamente.

Detto questo – continuando nella mia linea di parlare solo dopo aver raggiunto la possibilità di esprimere cose concrete e dopo approfondito studio della materia – vengo con la presente a comunicare che, come affermato anche dal Garante della Protezione dei Dati Personali – sia opportuno adottare apposito Regolamento Comunale, cosa fin qui mai fatta in precedenza.

E’ per questo che, contestualmente alla presente vado a convocare, io personalmente, la commissione consiliare competente prima di portare l’argomento in un Consiglio Comunale, come previsto dalla legge.

Ovvie le ragioni di regolamentare preventivamente come tutelare, assieme al diritto di cronaca ed pubblicità delle sedute, anche i dati sensibili – es. salute, razza, ecc. – e varie esigenze di rendere integri e senza manipolazione, i lavori consiliari, nel rispetto delle opinioni espresse da ciascun consigliere e dell’accesso a qualunque operatore intenda adoperarsi.

Il Sindaco Luca Montella

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Io sono a favore dell’iniziativa intrapresa da Antonello Sagheddu…

Ma (ad onor del vero) leggendo sul sito del Garante della Privacy ho letto questo: (Garante Privacy, nota del 11/03/2002) – “Sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell’ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini(… e sin qui Antonello Sagheddu ha chiesto una regolare autorizzazione al Sindaco).

Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l’indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute. Lo ha ricordato il Garante rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione locale.

Nel parere l’Autorità ha ripercorso alcuni aspetti del complesso quadro normativo che disciplina la tutela della privacy da parte delle pubbliche amministrazioni. I soggetti pubblici possono trattare e diffondere dati personali senza dover acquisire il consenso degli interessati, purché esista una legge o un regolamento che glielo consenta. La legge sulla privacy li autorizza, inoltre, a trattare alcuni dati sensibili (ad esempio le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute) nei limiti in cui ciò risulti necessario ad assicurare la pubblicità dell’attività istituzionale, fermo restando il divieto di divulgare informazioni sullo stato di salute”.

(Ma questo non è un problema di Antonello Sagheddu ma dei consiglieri comunale che devono stare attenti – (LORO) – a non divulgare notizie sensibili) 

Pubblicità di atti e sedute consiliari che è espressamente garantita dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (d.lg. n.267/2000), il quale demanda al regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti

Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire la sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive.

E’ nel regolamento, dunque, che potrebbe essere sancito l’obbligo di informare i partecipanti alla seduta dell’esistenza delle telecamere, della successiva diffusione delle immagini e degli altri elementi previsti dalla legge sulla privacy. Nella stessa sede poi, si potrebbero specificare anche le ipotesi in cui eventualmente limitare le riprese per assicurare la riservatezza dei soggetti presenti o oggetto del dibattito. Ad esempio, nel caso di una seduta che delibera l’attribuzione di benefici a particolari categorie di soggetti e nel corso della quale potrebbero emergere dati sensibili, (salute, razza etc.)”… ( e questo è sempre un problema dei consiglieri… perché comunque se si rivelano dati sensibili di questo tipo lo si fa in una sede pubblica quale è il Consiglio Comunale)

La diffusione delle immagini da parte della televisione locale può essere effettuata, ha chiarito l’Autorità, senza il consenso degli interessati (art. 25 l 675/96 e codice deontologico sull’attività dei giornalisti), mentre non è conforme alla normativa, limitare il diritto di cronaca al solo ambito locale, a meno che il Comune non lo abbia previsto nel regolamento. Né si può impedire al giornalista di esprimere opinioni o commenti durante le riprese.

Il Garante ha ricordato infine, che la legge sulla privacy riconosce al Consiglio comunale nel suo complesso e ai singoli componenti, la facoltà di esercitare alcuni diritti a tutela dei dati raccolti, in questo caso le immagini, come quello di poter visionare, anche prima della messa in onda, le riprese effettuate.”

Detto ciò… W Sagher!

Alberto Tinteri

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