Nido d’Aquila. Tutti pronti per il voto…
Con Noi, sempre gli stessi: “Ci sarà Più Pilu pè Tutti”
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LA MADDALENA – E’ arrivata l’ora della resa dei conti e tutti sono impegnati a formarsi la propria lista. Moltissimi cittadini, però, hanno deciso di disertare questo appuntamento elettorale di fine maggio, perché silenziosamente stanchi di essere presi in giro. Altri, invece, inconsapevoli o stupidamente distratti della realtà in cui viviamo a causa di questa politica della Banda Bassotti, continuano a sostenere gli amici degli amici, con la solita promessa di una gallina per fare il brodo, che gli consentirà così di riciclarsi nelle nuova vita politica locale.
Da notare, anche se di ridicolo riferimento, che il concetto dell’attuale allineamento politico maddalenino, evidentemente, si configura proprio a similitudine di quello della famosa Marina di Franceschiello del Regno delle due Sicilie: “art 27 – All’ordine… facite ammuina”.”
Nel frattempo… uno dei tanti problemi mai irrisolti, dopo la famosa riconversione epocale dalla cacciata degli Yankee, oltre alla Disoccupazione, alla Saremar, all’Ospedale e alla continua nausea a cui ci hanno sottoposto giornalmente, è anche quello del mini quartiere di Nido d’Aquila, che ritrae – inequivocabilmente – il grande disagio di tante famiglie maddalenine che hanno vissuto – e ancora vivono – il costante menefreghismo e abbandono dell’incapace politica locale.
Ma forse, ora che siamo in campagna elettorale, tutto questo potrà diventare oggetto di programma per arraffare i soliti voti… utilizzando un sistema simile a quello di quando si macella il maiale: non si butta nulla.
Per dieci lunghi anni, dunque, questa amministrazione comunale guidata dal Sindaco Angelo Comiti & C. – (che, ancora una volta, si sta per riciclare sotto altri nomi provenienti dalla scienza accademica e della più sofisticata fantascienza mediatica), non si è mai preoccupata del problema, continuando così a lasciare nel più totale degrado e abbandono circa 20 famiglie dalle quali, peraltro, hanno sempre preteso il puntuale pagamento di tutte le tasse possibili e immaginabili… utili a pagare anche gli stipendi e le cenette di servizio di questo carrozzone di turno.
Di contro c’è anche la Regione Sardegna, menefreghista e mai sollecitata da questa specie di amministrazione comunale, che ha comunque riconosciuto a queste famiglie il diritto all’occupazione abusiva dei beni demaniali di Nido d’Aquila, sanando la questione e facendosi pagare puntualmente il lauto canone preteso, senza però mai intervenire doverosamente per bonificare quest’area dimenticata da tutti, per riportarla a quei canoni di sufficiente decenza.
Appena si entra nella ex Batteria di Nido d’Aquila, perciò, non si può fare a meno che notare una moltitudine di cavi elettrici sistemati alla bene meglio e appesi in tutte le mura che la circondano e che si propagano, nella più totale insicurezza, sino a raggiungere la vetta e le varie abitazioni del comprensorio stesso.
Le strade interne sono totalmente disastrate e pericolose, l’illuminazione pubblica è inesistente e tutta la linea della fognatura è stata, a suo tempo, ripristinata dalle stesse famiglie che ci vivono per la modica spesa di circa Lire 1.500.000 cadauna.
Abbanoa, non ha mai defalcato questa spesa e continua a pretendere il pagamento pieno della bolletta soprattutto sul servizio delle fognature.
Il Comune, peggio di tutti, ha sempre fatto il distratto… e cade sempre dalla montagna del sapone.
Il diritto ad avere una decente abitazione, per garantire la giusta dignità a questi concittadini di Nido d’Aquila, è stato poi pesantemente pagato a suo tempo in un’aula di Tribunale. Ora, per queste famiglie, dovrebbe essere tutto legittimo e regolare… ma tutto è invece nel più totale abbandono.
Ora, giunti alla resa di questi lunghi dieci anni, non si può fare a meno che constatare che nessun politico ha mai pensato alle famiglie di Nido d’Aquila perchè, d’altro canto, soprattutto l’amministrazione comunale maddalenina ha sempre avuto altre priorità ben più importanti… che badare a queste sciocchezze pretestuose, come per esempio: l’imponente acquisto delle poltrone per l’Opera Pia mai realizzata, frutto dell’insistenza di certi politici che avrebbero voluto realizzare a tutti i costi il loro Teatrino… che però non serve a nessuno.
Ma, se ricordate bene, c’erano anche quei famosi 5 milioni di euro utili per l’abbattimento dell’Hotel Excelsior che, invece, con maestrosa furbizia, sono serviti per soddisfare le tasche di quegl’imbroglioni della Cricca del G8… ancora impunita.
Per non parlare, infine, dei 7 milioni di euro circa, utilizzati per creare il secondo museo Garibaldino di Arbuticci e con al seguito tutti gli altri svariati milioni di milioni annunciati dal nostro Sindaco quando nelle sue conferenze stampa e di servizio ha sempre annunciato la realizzazione del suo Water Front, le Bonifiche da 40 milioni di euro e tutto il resto delle ristrutturazioni varie di Fantasilandia… compresi gli inutili cassonetti a scomparsa da un milione di dollari.
Ebbene, il nostro grande Napoleone BonaParte, in fase di G8, invece di pensare realmente alla possibili aspettative per la nostra comunità, si preoccupava invece della sua improvvisa decadente notorietà mediatica, che gli sottraeva la gloria dalle prime pagine della stampa mondiale; immediatamente radunava il popolo sovrano inscenando una mega protesta di piazza, per manifestare il suo dissenso per l’improvviso trasferimento del G8 di soli sei giorni in quel dell’Aquila distrutta dal terremoto… dimenticandosi così dei restanti ANNI a venire.
Ma allora… ci sarebbe da domandarsi: Si può essere così COGLIONI da farsi governare, addirittura per 10 anni, da personaggi di questo stampo politico?
Pazienza… ormai è andata così!
Cari concittadini di Nido d’Aquila, non pensate che loro si siano dimenticati di Voi, abbiate fiducia… abbiate solamente un pochino di pazienza… fra poco più di un mese ci sarà un nuovo carrozzone dalle cui trombe saranno sfiatate nuove “parole” e questa volta vi sarà garantito, senza ombra di dubbio, “un serio interessamento al vostro problema”. Il 31 Maggio andate a Votare!
Parola d’Onore!
Alberto Tinteri
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