No Green Pass ieri a Cagliari: “I dati sul Covid mentono, vogliamo restare liberi”
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ANSA – Si è tenuta ieri pomeriggio a Cagliari, la manifestazione “No Green Pass” con un corteo che ha attraversato la zona vicino al raduno.
I No green pass (che però rifiutano ogni etichetta) si sono incontrati, come ogni sabato ormai già da mesi, in piazza Garibaldi a Cagliari per sostenere le proprie rivendicazioni, legate alla libertà di scelta per quanto riguarda i vaccini e all’abolizione del certificato verde per compiere la gran parte delle attività che ciascuno svolge, a partire dal recarsi sul luogo di lavoro.
500 persone circa – secondo la Questura di Cagliari, (200 circa secondo varie testate di stampa locale) – verbalmente agguerrite (ma la manifestazione si è svolta pacificamente). “Siamo nati liberi e liberi vogliamo restare”, dice un manifestante al microfono, parlando di “una società al tramonto”.
I contestatori del no green pass si sono poi spostati davanti al palazzo di giustizia, per fare nuovi interventi e nuovi slogan contro il certificato verde e contro i dati sul Covid, giudicati “non sinceri”.
Ma l’aumento dei contagi in Sardegna e anche a Cagliari, che fino ad adesso non rischia il passaggio in zona gialla, potrebbe portare il Governo a un prolungamento delle misure per prevenire e rallentare l’ondata di contagi che sta interessando l’intera Europa, al punto che tornano i lockdown e si comincia a vincolare il possesso del Green pass concedendolo soltanto a chi è vaccinato, e non più alle persone che si sottopongono a un tampone rapido ogni 48 ore.
Nel frattempo raduni e manifestazioni sono stati vietati in moltissime piazze d’Italia, ora che la curva pandemica è salita parecchio e non dà segni di volersi arrestare.
Per quanto riguarda Cagliari il corteo è stato perfettamente regolare e non si sono manifestati mai incidenti: il prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao ha autorizzato anche per questo sabato l’appuntamento settimanale, motivando il suo “sì” con il fatto che i cortei che si sono svolti finora a Cagliari hanno sempre rispettato le norme, comprese quelle sull’ordine pubblico.
L’autorizzazione del prefetto è dunque un riconoscimento sulla correttezza dei manifestanti.
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