Nomine dei direttori generali in Regione. E’ iniziato il processo contro Solinas e Satta

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L’Unione Sarda

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REDAZIONE – Si è aperto questa mattina, davanti ai giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, il processo nei confronti del governatore della Sardegna Christian Solinas, accusato di abuso d’ufficio nell’inchiesta sulle nomine di due direttori generali dell’amministrazione regionale: Silvia Curto alla presidenza e Antonio Pasquale Belloi alla Protezione civile. Con il presiedente Solinas si trova a giudizio anche l’assessora regionale Valeria Satta, all’epoca agli Affari generali, ora all’Agricoltura, imputata oltre che di abuso d’ufficio anche di tentata concussione.

Dopo alcune eccezioni preliminari sollevate dall’avvocato difensore di Solinas, il legale Salvatore Casula, il pubblico ministero Andrea Vacca ha chiamato sul banco dei testimoni il tenente colonnello Roberto Locco, del Nucleo di Polizia economico e finanziaria della Guardia di Finanza che ha condotto l’indagine.

Il Colonnello, ha chiarito che Antonio Pasquale Belloi, vigile del fuoco, avrebbe avuto un ruolo non apicale nella scala gerarchica del Corpo e che gli accertamenti hanno permesso di  stabilire che non fosse comunque un dirigente dei pompieri. La prima fase del dibattimento si è dunque incentrata sul fatto se il futuro dirigente della Protezione civile sarda avesse o meno i requisiti e i titoli previsti dalla norma per ottenere l’incarico, uno dei quali riguardava aver diretto uffici pubblici, enti o aziende private per almeno cinque anni.

L’ufficiale della Finanza, ha poi ribadito che agli atti non c’è traccia di una richiesta di parere all’area legale o all’Avvocatura dello Stato per capire se Belloi avesse o meno i requisiti. Il collegio si è riservato di decidere se ammettere una parte dei tabulati telefonici, la cui acquisizione è stata contestata dalla difesa perché avvenuta successivamente alla chiusura formale delle indagini.

In udienza preliminare, sugli stessi fatti, la Gup Ermengarda Ferrarese aveva invece condannato a due anni e otto mesi la capo di gabinetto della presidenza della Regione, Maria Grazia Vivarelli, magistrata del Consiglio di Stato, che aveva scelto di essere giudicata col rito abbreviato. È accusata di abuso d’ufficio e induzione indebita. Contro quella condanna c’è già fissata l’udienza in Appello.

Il processo a Solinas e alla Satta, difesa dall’avvocato Massimilano Ravenna, è stato aggiornato al 20 ottobre.

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