POLITICA

Ospedale. Manifestazione a Cagliari

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Venduti solo 50 biglietti

Sindaco e Consiglieri si sono incatenati all’ingresso dell’Ospedale

Luca Montella oggi incontra a Sassari Fulvio Moirano

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LA MADDALENA – Dopo la manifestazione di piazza organizzata lo scorso novembre a difesa dell’Ospedale Paolo Merlo e dopo una serie di contatti a livello ASSL e politico, constatata l’ulteriore progressiva riduzione dei servizi prestati e le poco convincenti rassicurazioni pervenute da Cagliari, il consiglio comunale maddalenino si è reso protagonista di una forma di protesta, incatenandosi ai cancelli dell’Ospedale davanti alle telecamere del TG Rai 3, che voleva essere eclatante nel far pervenire, soprattutto alla classe politica regionale, la necessità di mantenere in piedi e con i servizi garantiti fino a poco tempo fa, l’ospedale Paolo Merlo “l’unico in Sardegna ubicato in un’isola” e con tutte le implicazioni che ciò comporta, aveva ricordato il sindaco Luca Montella.

Ma, a quanto pare, a nessun politico cagliaritano poco importa questo grave stato di agitazione proveniente da La Maddalena.

Ora, l’Amministrazione Comunale maddalenina lancia un’altra iniziativa popolare, sempre con l’unico intento di contrastare il nuovo sistema sanitario sardo che, a quanto pare, ha deciso – senza se e senza ma – di chiudere il Paolo Merlo, mutilandolo a piccole dosi di tutti i servizi necessari per la comunità, come l’emergenza-urgenza, il punto nascite ed il sevizio iperbarico.

La raccolta delle adesioni – 13 euro a testa per noleggiare 8 autobus, per almeno 400 persone da portare a Cagliari in segno di protesta – ha però raggiunto scarsi risultati: (per ora) solamente 50 biglietti venduti.

Un obiettivo che, al momento, non sembra aver ottenuto una gran partecipazione, perché tanti cittadini, pur sostenendo la battaglia per l’ospedale, fanno valutazioni pratiche sull’iniziativa: la lunga durata di 8 ore, il viaggio e il costo del biglietto.

Molti cittadini hanno comprato il biglietti ma lo hanno lasciato a disposizione di chi ha meno possibilità di poterlo comprare.

A favore dell’iniziativa dell’amministrazione comunale ci sono anche molte associazioni  -come quella dei Volontari di Protezione Civile che stanno cercando di raccogliere le adesioni con un gazebo posizionato davanti al Comune e le squadre di calcio locali. Ieri – per rafforzare l’iniziativa – il Caprera Calcio è scesa in campo – ospitando la Lucchese – con le magliette con la scritta “L’ospedale Paolo Merlo non si tocca”.

Il vero problema della sanità maddalenina – sostengono anche sindacati – non è solo il Punto Nascita ma l’assenza di un vero e proprio Centro di urgenza-emergenza ben strutturato. Diventa necessaria, dunque, una profonda revisione di tutto il della rete ospedaliera e la riorganizzazione di questo nuovo  sistema sanitario sardo con una maggiore attenzione ai casi come quelli dell’Isola di La Maddalena.

Nel frattempo, il sindaco Luca Montella proprio questa mattina – avrà un incontro a Sassari con il manager della sanità sarda Fulvio Moirano.

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