P.A. Equiparazione fra i livelli di inquadramento
Gazzetta Informa News
Adottato il DPCM che definisce le tabelle per favorire la mobilità
Il Decreto si riferisce a quelli previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione del personale non dirigenziale.
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ROMA – Il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, sul sito istituzionale, ha pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 26 giugno 2015, riguardante la “Definizione delle tabelle di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione del personale non dirigenziale”.
Il Provvedimento è stato adottato su proposta del Ministro Marianna Madia, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ai sensi dell’articolo 29-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e dell’articolo 4, comma 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
Il DPCM in esame è stato registrato dalla Corte dei Conti in data 17 agosto 2015 (Reg.ne – Prev. n. 2105) ed è in attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
L’articolo 1 del Decreto precisa che le tabelle in esame hanno la finalità di favorire i processi di mobilità fra i comparti di contrattazione del personale non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni e individuano la corrispondenza fra i livelli economici di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Restano fermi i criteri per la comparazione dei livelli di inquadramento tra aree o categorie derivanti dai rispettivi ordinamenti professionali e dal presente decreto. Le tabelle di corrispondenza di cui agli allegati da 1 a 10, che fanno parte integrante del presente decreto, non hanno valore innovativo, integrativo o modificativo degli ordinamenti professionali vigenti.
Le allegate tabelle (vedi il Provvedimento sotto) da 1 a 8 (Tab. 1 – Ministeri, Tab. 2 – Agenzie fiscali, Tab. 3 – Presidenza del Consiglio dei ministri, Tab. 4 – Enti pubblici non economici, Tab. 5 – Regioni ed enti locali, Tab. 6 – Servizio sanitario nazionale, Tab. 7 – Università, Tab. 8 – Istituzioni ed enti di ricerca) definiscono le corrispondenze dei livelli economici del personale del comparto indicato nella prima colonna con gli altri comparti di contrattazione indicati nelle successive colonne sulla base del criterio di cui all’articolo 2, comma 3.
I livelli economici del personale degli enti di ricerca di cui alla Tab. 8 si intendono riferiti anche al personale dell’Agenzia spaziale italiana (A.S.I.). Lo stesso criterio vale per le colonne finali titolate “Ricerca” delle Tab. da 1 a 7.
La Tab. 9 definisce la corrispondenza del personale docente e non docente del comparto Scuola e AFAM rispetto al comparto Ministeri e si integra, per gli altri comparti, con la Tab. 1.
Per la Tab. 9 non sono declinate le posizioni stipendiali del personale docente e non docente appartenente ai relativi comparti.
Il segretario comunale collocato nella fascia professionale C viene equiparato alla categoria o area professionale più elevata prevista dal sistema di classificazione vigente presso l’amministrazione di destinazione con inquadramento nella fascia economica secondo i criteri del presente decreto.
La Tab. 10 definisce la corrispondenza del personale Unioncamere, Cnel ed Enac rispetto al comparto Ministeri e si integra, per gli altri comparti, con la Tab. 1.
L’articolo 2 si occupa del criteri di inquadramento e quello successivo del trattamento economico e previdenziale.
L’articolo 4 prevede che il Decreto è da riferire alla vigente disciplina contrattuale. Le eventuali successive modifiche sono operate secondo la procedura di cui all’articolo 29-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Per saperne di più:
vai al DPCM del 26 giugno 2015
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