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Pane, pasta e verdura. “Rincari anche a tavola”

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RASSEGNA STAMPA

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ANSANon solo gas e luce. Gli aumenti sono pronti a farsi sentire anche sulle tavole degli italiani. Il caro bollette, così come il conflitto tra Russia e Ucraina, ha fatto impazzire i listini al dettaglio, con una moltitudine di prodotti che nei primi mesi di quest’anno ha risentito dei rincari di luce e gas. E, tra questi, ci sono anche quelli alimentari.

Assoutenti, nei giorni scorsi, ha lanciato l’allarme, sottolineando come siano “in arrivo pesanti aumenti per pasta, pane, farine, cereali, biscotti e dolciumi, con i prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti che potrebbe subire nel breve termine rincari tra il 15% e il 30%”.

A confermare il trend al rialzo è anche l’Unione Nazionale Consumatori, che in uno studio sull’inflazione ha analizzato il cambiamento dei prezzi tra gennaio 2021 e gennaio 2022. E quindi ecco il 20% per gli oli vegetali diversi dall’olio d’oliva, il +10,8% del burro, il caffè che cresce del 2% e il latte fresco intero a +1,1%. 

Anche i gestori di Bar e Ristoranti lamentano costi per le materie prime più alti in media del 10%: una situazione che si riflette necessariamente sui listini proposti ai clienti.

Gli effetti dei rincari delle materie prime si avvertiranno quindi anche fuori casa, nei bar e nei ristoranti. A dirlo un sondaggio di Fipe-Confcommercio, che ha coinvolto i gestori dei pubblici esercizi italiani. Per nove imprenditori su 10 i prezzi delle materie prime risultano in aumento, soprattutto prodotti ittici, frutta, carni e ortaggi.

Una situazione che inevitabilmente si rifletterà (e in parte si sta già riflettendo) sui prezzi proposti a listino per i clienti.

Infine, la guerra in Ucraina fa innalzare ancora il prezzo del grano, determinando così l’emergenza scorte. A sottolinearlo, nei giorni scorsi, è stata Coldiretti. Il prezzo del grano è infatti aumentato ulteriormente, raggiungendo i massimi dal 2008, attestandosi su un valore di 37,5 centesimi al chilo. 

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