POLITICA

Passaporto sanitario, il Governo frena. Solinas: “Controlli doverosi”

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LA MADDALENA – Sono numerosi i sardi che condividono l’iniziativa del Governatore Solinas sulla necessità di un passaporto sanitario per i turisti che sbarcano in Sardegna. Ma il governo frena… e questa volta con il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri che ha definito “impraticabile” il progetto della Regione Sardegna, che sta programmando un accesso nell’isola a partire dal 3 giugno solo per chi può esibire una certificazione di negatività.

Il tema non è solo quello della difficoltà a trovare un esame affidabile, ma anche la necessità di “uniformità su tutto il territorio nazionale“, ha detto ieri in una intervista su “Radio 24”.

Secondo Sileri è più corretto puntare su “un adeguato controllo dei flussi, sicuramente sull’utilizzo dei test sierologici, meglio se con il prelievo di sangue“. Non è escluso però che tra qualche giorno l’orientamento dell’esecutivo possa cambiare: “Se si trova una via, anche mutuandola da altri Paesi, ben venga“, ha concluso Sileri.

Dal canto su la giunta Solinas ha confermato la linea nel vertice di coalizione, ribadendo la necessità dei test su chi arriva.

Rispondendo alle dichiarazioni di Sileri sull’impraticabilità del passaporto ha affermato: “Se Roma o qualche scienziato hanno proposte differenti allora le faccianoha risposto SolinasMa al momento non ce ne sono. Per chi entra ed esce con frequenza per lavoro è già prevista una speciale esenzione e la vita di questi soggetti non verrà complicata certo ora“. La Sardegna, ha ricordato il governatore, “chiede una semplice certificazione, e dal Governo ci aspettiamo che prenda le dovute iniziative perché si possa accedere ai test con semplicità e a prezzi ragionevole“.

Per la stagione estiva sono previsti 2,5 milioni di arrivi: per questo, sostiene ancora Solinas, “non attuare alcun controllo è un lusso che non ci possiamo permettere. Lavoreremo con tenacia per affermare il modello principale da noi proposto“.

Il governatore ha però due alternative in caso di bocciatura dei test da parte di Roma: “Illustrerò le dovute specifiche venerdì”, ha spiegato, “sino ad allora lavoreremo con tenacia per affermare il modello principale da noi proposto“. Proponendo così l’ipotesi dell’autocertificazione.

Ovviamenteha sottolineato Solinasil sistema sanitario regionale sarà approntato in modo tale da gestire qualsiasi emergenza e la Regione è al fianco degli operatori per garantire certezze al mercato e fin da ora possiamo dire con certezza che arrivare in Sardegna si può. Mentre per i residenti che entrano ed escono dalla Sardegna, è già prevista una speciale esenzione, e la vita di questi soggetti non verrà complicata“.

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