Polizia Postale. 43 indagati in Sardegna per pedopornografia

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RASSEGNA STAMPA – Un ventinovenne residente a Cagliari è stato recentemente arrestato per detenzione di materiale pedopornografico dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica “Sardegna” della Polizia. L’attività investigativa ha preso spunto da una segnalazione internazionale pervenuta presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online, circa la presenza di file di natura pedopornografica caricati da un utente italiano su un noto social attualmente molto in voga fra i giovanissimi.

Le attività di polizia giudiziaria e tecniche hanno permesso di identificare il soggetto titolare dell’account social oggetto d’investigazione e la successiva perquisizione locale e informatica eseguita su delega della Procura della Repubblica di Cagliari, ha consentito di accertare la presenza, nei dispositivi informatici in uso all’arrestato, di un ingente quantità di file (formato video e immagine) di natura pedopornografica, scaricata e visualizzata attraverso un cloud.

Nell’ambito della lotta contro i reati verso i minorenni il Centro ha inoltre individuato il responsabile del reato di adescamento di una minore di otto anni. Si tratta di un minorenne di Latina.

In particolare, la minore, adescata sulla chat di un gioco online denominato AMONG US, ha inviato foto e video nei quali la stessa effettuava pratiche di autoerotismo, ad un sedicente ventunenne della zona di Milano, che a sua volta le inviava foto nelle quali era ripreso completamente nudo. Le attività hanno origine presso la Stazione Carabinieri di Sassari, nella quale si è recata la madre della minore che, nell’occasione, ha consegnato un biglietto manoscritto dalla figlia, nel quale la bambina ha annotato un numero, giudicato dai militari dell’Arma, un seriale telefonico. Le attività condotte dalla dipendente Sezione Operativa di Sassari, delegata dalla Procura di Cagliari, effettuate dapprima sul dispositivo mobile della minore, hanno permesso di individuare, sullo stesso, alcune foto e video che la stessa, per paura, aveva cancellato.

Lo stesso “codice” annotato dalla minore nel foglietto sequestrato dai CC è risultato essere in realtà il numero di telefono del soggetto con il quale la stessa interagiva. Le attività portate avanti con specifici riferimenti ed incroci investigativi, hanno permesso di individuare il responsabile in un minore residente in provincia di Latina e le attività di perquisizione effettuate a cura della SOSC locale, hanno permesso l’acquisizione di tutti i riscontri investigativi.

Il COSC Sardegna nel 2022 ha trattato 44 casi di pedopornografia con 43 persone indagate e perquisite. Nel corso dell’anno sono stati sequestrati quasi 5mila gigabyte di materiale.

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