“Proclamazione stato di agitazione del personale del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena”

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Al Prefetto di Sassari

Al Ministro dell’Ambiente e della Scurezza Energetica

Alla Presidente della Regione Autonoma della Sardegna

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

Al Direttore generale patrimonio naturalistico e mare

Al Dirigente Divisione II – Gestione aree protette

Al direttore dell’Ente parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena

Alla Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti

All’Organismo Indipendente di Valutazione 

Alle Segreterie nazionali di  USB – CISL – CGIL – UIL

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“Le scriventi OO.SS CGIL, CISL, UIL PA e USB unitamente alla RSU alla luce di quanto emerso nel corso dell’assemblea sindacale del personale a t.i. dell’Ente parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena, tenutasi in data 18 luglio u.s. proclamano lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Ente.

Lo stato di agitazione origina da una situazione di forte disagio e malcontento che vivono i lavoratori, che palesano elementi di criticità e disfunzioni determinati dalla persistente mancata nomina da parte del ministero vigilante degli organi di indirizzo politico-amministrativo di cui l’Ente è privo ormai da oltre un anno. Tale situazione di grave ritardo ha determinato conseguenze gestionali che hanno portato a tale decisione.

I dipendenti, evidenziano l’aspetto irresponsabile della posizione assunta dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Presidente della Regione Autonoma della Sardegna che ha determinato:

  • la mancata approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione, all’interno del quale sono contenuti tra gli altri il Piano del fabbisogno di personale, della Performance e per il lavoro agile;
  • la mancata approvazione del bilancio di previsione 2024;
  • la mancata approvazione della relazione sulla Performance 2022 e 2023 con la conseguente sospensione del relativo salario accessorio.

Il comportamento assolutamente irrispettoso, oltreché immotivato,del Ministro e della Presidente oltre a dimostrare disattenzione nei confronti dei lavoratori determina conseguenze in capo agli stessi che vengonoconsapevolmente penalizzatiper cause indipendenti dalla loro volontà e dal loro lavoro.

Come OO.SS,denunciando l’inerzia della politica, affermiamo forti preoccupazioni nei confronti di diritti irrinunciabili dei lavoratori, che da anni portano avanti con grande professionalità il proprio lavoro.

A sostegno della vertenza, al fine di ottenere dalla politica risposte tempestive per risolvere le criticità segnalate, ci si riserva di ricorrere ad ulteriori e più incisive forme di mobilitazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, non escludendo lo sciopero che sarà formalmente proclamato in caso di esito negativo della procedura di raffreddamento.”

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