
“Procurare Moderare”, inno della Sardegna

.
CAGLIARI – (ansa) – I sardi avranno il loro canto solenne. A venticinque anni dall’istituzione di Sa Die de sa Sardigna, la Festa del popolo sardo, l’Assemblea Regionale Sarda adotterà il brano “Su patriotu sardu a sos feudatarios” come inno ufficiale della Regione, meglio conosciuto come “Procurade ‘e moderare”, scritto dal nobile magistrato di Ozieri, Francesco Ignazio Mannu, durante i moti antifeudali del 1794 dove il popolo Sardo, sostenuto dalle Compagnie Barracellari che l’anno precedente cacciarono i francesi dall’Isola, riuscirono a cacciare anche questa volta i Piemontesi, rimanendo fedeli al Sovrano Sabaudo Vittorio Amedeo III.
Il Consiglio Reginale lo adotterà il 28 aprile p.v. nella prima parte della seduta convocata per le celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna per i 70 anni dello Statuto.
L’Aula esaminerà una proposta di legge sull’inno che porta la firma del capogruppo del Pd, Pietro Cocco, e sottoscritta da 29 consiglieri – dem, Mdp, Upc, Campo progressista – compreso l’ex capogruppo di Fi e neo deputato Pietro Pittalis.
La scelta del motivo non era però scontata, altre due opzioni in campo erano “Dimonios” della Brigata Sassari (composto dal capitano macomerese Luciano Sechi nel 1994) e “No potho reposare” scritto nel 1915 dall’avvocato di Sarule Salvatore Sini e musicato da Giuseppe Rachel.
Alla fine, la Commissione Autonomia ha dato il via libera alla proposta Cocco per “Procurade ‘e moderare“.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.