Provincia. Nessuna Mobilità per i dipendenti
da La Nuova Sardegna
I dipendenti restano. La pianta organica sarà composta da 90 persone
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OLBIA – I dipendenti della ex Provincia di Olbia-Tempio restano a casa. Nel senso che non se ne andranno via da Olbia, ma continueranno a lavorare in città.
Nessuna trasferta a Sassari, nessuna mobilità volontaria o distacchi.
Gli uffici restano gli stessi, anche se cambia il datore di lavoro: ora il principale è la Provincia di Sassari e le competenze si riferiscono alla Zona omogenea Olbia-Tempio.
La legge regionale di riforma degli Enti locali ha assegnato competenze precise all’interno delle nuove articolazioni territoriali.
I dipendenti effettivi della Zona omogenea di Olbia-Tempio in organico saranno 90:
- 85 impiegati con diverse mansioni
- cinque dirigenti.
All’atto della prima ricognizione condotta alla fine di febbraio dall’ex commissario Giovanni Carta, i dipendenti in organico erano 121, poi si erano ridotti a 111 con dieci prepensionamenti antecedenti all’entrata in vigore della legge Fornero.
I 21 dipendenti che lavoravano nei Centri Provinciali per l’Impiego, sono stati ora assorbiti dalla nuova Agenzia regionale per il lavoro.
Nei giorni scorsi l’amministratore straordinario Guido Sechi ha approvato il bilancio unificato dei due ex enti, che di fatto apre la nuova fase delle riforma voluta dal governo Renzi, chiudendo così la “gestione stralcio” della Zona omogenea di Olbia Tempio. Una fusione prevista dalla riforma degli enti locali.
La novità principale riguarda il settore del Personale, che passa a Sassari. La Zona omogenea avrà una struttura di supporto amministrativo al Sub commissario che verrà nominato da Sassari e che rappresenta il sostituto del vertice politico azzerato dalla riforma.
Le quattro macrostrutture sono:
La prima:
- Politiche sociali,
- Turismo,
- Istruzione e Cultura
La seconda:
- Settore legale
- Statistica
- Sistemi informatici;
La terza:
- Ambiente,
- Pianificazione territoriale
- Formazione professionale
- Attività produttive e Politiche comunitarie
La quarta:
- Trasporti
- Viabilità
- Edilizia pubblica e Patrimonio.
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