Putin annuncia la mobilitazione parziale: “Useremo ogni mezzo per difenderci”
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ULTIMA ORA
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Richiamati 300mila riservisti
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(ADK) – Per Putin “l’obiettivo dell’Occidente, che non vuole la pace in Ucraina, è l’indebolimento e la distruzione della Russia” come già avvenuto con l’Unione Sovietica.
Quanto all’attacco all’Ucraina, “gli obiettivi principali dell’operazione speciale rimangono invariati”, una operazione che “era necessaria per combattere i nazisti e liberare il Donbass, oggi quasi completamente liberato“. Putin ha poi ribadito il “sostegno ai popoli” delle quattro regioni che dovrebbero tenere un referendum per l’annessione a Mosca: “La Russia farà di tutto per garantire lo svolgimento dei referendum“.
Il presidente russo ha quindi lanciato un minaccioso richiamo sul ricorso alle armi nucleari: “L’Occidente ha superato oltre i limiti dell’aggressione alla Russia. Sono loro a ricattarci sull’uso delle armi atomiche. Ma all’Occidente dico: abbiamo tantissime armi con cui rispondere. Se l’integrità territoriale del nostro paese è minacciata, per difendere la Russia e il nostro popolo, useremo tutti i mezzi che abbiamo. Questo non è un bluff, l’integrità territoriale della nostra patria, la nostra indipendenza e libertà saranno assicurate, con tutti i mezzi che abbiamo“.
Accusando l’Occidente di voler “indebolire, dividere e distruggere” la Russia, Putin ha poi puntato il dito contro chi “già dice apertamente che sono riusciti a dividere l’Unione Sovietica nel 1991 e ora è arrivato il momento per la Russia di frantumarsi in una moltitudine di regioni ed aree fatalmente ostili le une alle altre“.
Nel frattempo in Russia, la situazione diventa incandescente, dopo la firma del decreto con il quale Putin ha ordinato la mobilitazione di 300mila riservisti da mandare a combattere in Ucraina, cresce la protesta in tutto il paese contro la guerra. Sono 651 le persone arrestate finora, scese in piazza in diverse città della Russia. (Lo riferisce la ong russa Ovd-info sul suo sito).
La Procura di Mosca – infine – ha già avvisato che chi partecipa alle proteste rischia 15 anni di carcere. La stessa Procura, altresì, avverte che saranno punito tutti coloro che metteranno in rete materiali video inerenti la protesta, con le stesse pene detentive fino a 15 anni.
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Stiamo tirando troppo la corda (?)…
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